La corruzione in Italia dilaga dal Nord al Sud a 25 anni da Mani Pulite. Da Torino ora le indagini si spingono persino in Asia Sud orientale dove vive il Macaco di Giava progenitore dell'uomo, perché qui sono stati riciclati soldi con la vendita di atolli. Le tangenti in Italia sono state subito evidenti a Milano, dove hanno impressionato l’opinione pubblica. Roma è stata a lungo distante dalle indagini della magistratura. Napoli è un caso a sé, dove l’interesse pubblico è da tempo compromesso.

Più premurosa fino ad ora è stata Torino, seppur anche sotto la Mole ci fossero inquisiti eccellenti fin dai primi anni '80.

Di solito chi è implicato in tangenti non ne esce facilmente.

Alle origini

Come il craxiano Ezio Enrietti che la Procura di Torino indagò al tempo, per turbativa e abuso, corruzione insomma. Nuovo sequestro di dimore storiche, anche nel napoletano, per il soprintendente ai Beni architettonici, Francesco Pernice, per oltre 2 milioni di euro in combutta con un funzionario della Regione. Ezio Enrietti, già presidente della Regione Piemonte, ha patteggiato un anno e 6 mesi, di nuovo coinvolto negli stessi reati. Allora si trattava di trasferire uffici in Piazza Castello.

Assolto invece, con formula piena il segretario della Lega Nord, Roberto Cota, ex presidente della Regione. per la truffa delle mutande verdi comprate con soldi pubblici.

Ma c’è chi fa di più: ad un avvocato del foro di Torino sono stati sequestrai beni per più di 600 mila euro. La Guardia di finanza ha sequestrato anche lo studio torinese dell'avvocato, il suo suv e una barca a vela di 12 metri. il professionista riciclava denaro sporco nella capitale olandese dell’India coloniale ai primi del Settecento.

Il legale avrebbe aiutato un truffatore a riciclare il denaro incassato dalla vendita di 3 isole nel mar di dell'isola di Giava. Poi i due hanno litigato per la spartizione dei beni nel paradiso esotico. Seppur non avessero interesse scientifici nello studio della scimmia autoctona, antenata dell'uomo.

Ma non bisogna andare tanto lontano: i beni immobili sequestrati a Francesco Pernice e a Ezio Enrietti sono in provincia di Torino e Napoli.

Entrambe sedi delle più sontuose Regge d’Italia, a Caserta e a Venaria, il cui restauro è avvenuto sotto Pernice. Trent’anni fa gli inquirenti trovarono nell’immobile acquistato con soldi pubblici da Ezio Enrietti e soci un ring con servizio bar costruito durante la Seconda Guerra Mondiale.