Dopo il recente annuncio della NASA riguardo la scoperta del nuovo Sistema Solare Trappist-1, moltissime sono state le speculazioni sul fatto che qualcuno dei sette pianeti simili alla Terra, possa ospitare la vita. Questo perché la Scienza si basa sul fatto che altre forme di vita debbano seguire le stesse leggi della biologia terrestre per poter svilupparsi. C’è chi invece è convinto che gli alieni siano già tra noi da tempo, e che non rispettino affatto le nostre leggi della fisica. Qualcuno però ha provato a vedere le cose da un’altra prospettiva, chiedendosi se forse le leggi sui cui si basa la fisica non siano troppo restrittive.

Civiltà aliene potrebbero essere arrivate ad uno stato di evoluzione tale da nascondersi nella Materia Oscura, che costituisce gran parte dell’Universo ed è considerata ancora un mistero per la scienza. Secondo la teoria di Caleb Scharf, la vita nell’Universo avrebbe potuto prendere una piega inaspettata.

Gli alieni non "fisici"

La questione non è poi molto complicata in realtà. Se si segue la logica con cui la stessa scienza presenta l’evolversi dell’intero Universo, ovvero dal Big Bang fino ad oggi, la razza umana esiste da pochissimo tempo. Se paragonata all’intera esistenza del Cosmo, sarebbero pochi millesecondi addirittura. Il professor Scharf ritiene che là fuori ci siano civiltà “antiche” che hanno raggiunto un livello tale di evoluzione da non avere più una forma solo “fisica”.

“Se nel cosmo ci sono altre forme di vita che si sono evolute oltre la nostre visione tecnologica, dovremmo valutare anche possibilità estreme”, ha scritto Scharf su Nautilus. Quindi secondo il professore, la Materia Oscura potrebbe essa stessa essere una forma di vita aliena con la quale non sappiamo ancora interagire.

E’ chiaro che queste affermazioni potranno sembrare assurde, ma proprio come afferma lo scienziato, dovremmo ogni tanto ricordare che esistiamo praticamente da millesimi di secondo e non dovremmo avere l’arroganza di pretendere di aver capito come funziona l'intero Universo. Probabilmente, non ne abbiamo ancora la minima idea.