Vittorio sgarbi torna a far parlare di sé con dichiarazioni 'scottanti' relative al M5S e ai suoi membri. Stavolta, nel mirino del critico d'arte è finita la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Questa, negli ultimi giorni, è finita nella gogna mediatica per la storia della polizza vita stipulata da Salvatore Romeo (di cui sarebbe beneficiaria), 'a sua insaputa'. La Raggi ha fatto sapere che non ha intenzione di dimettersi ma, probabilmente, dovrà rispondere a molte domande, anche quelle dei giudici. Sgarbi, nelle ultime ore, ha rivelato che Beppe Grillo, tempo fa, aveva definito 'depensante' la sindaca di Roma.

Grillo sarebbe costretto a difendere la Raggi

David Parenzo e Vittorio Sgarbi avrebbero telefonato a Beppe Grillo e registrato la chiamata. Il leader dei M5S avrebbe detto ai due di essere costretto a difendere la Raggi anche se è 'depensante'. 'Vittorio, è una totale depensante', avrebbe confessato Grillo al critico d'arte, riferendosi a Virginia Raggi. Questa, inoltre, sarebbe stata definita dal comico e politico ligure come il modello perfetto di ciò che lui desidera al potere. Sarà vero? Sgarbi ha fatto l'annuncio ai microfoni de 'La Zanzara', trasmissione radiofonica su Radio 24.

La replica di Beppe Grillo

Non è tardata ad arrivare la replica di Grillo. Questo si è limitato a ringraziare il suo imitatore, che ha deriso il #FakeIntellettuale.

Il critico d'arte ha assicurato di essere in possesso della registrazione della telefonata a Grillo. Sembra che l'intellettuale abbia presa di mira la Raggi. Recentemente, riferendosi a quest'ultima, Sgarbi aveva detto che, come molti pentastellati, sarà corretta ma 'non sa un c...o'.

Molti pensano alla messinscena di Sgarbi

Nella telefonata registrata recentemente da Sgarbi, Grillo avrebbe cercato di difendere la sindaca di Roma, bollandola però come una 'depensante'. Molti pensano che il numero uno del MoVimento non abbia mai proferito tali parole. Si tratterebbe, in sostanza, di una messinscena di Vittorio Sgarbi che, tra l'altro, avrebbe usato più volte la parola 'depensante' in occasione dei suoi irruenti attacchi a politici e personaggi dello spettacolo.