La notizia apparsa sul NewYork Times è davvero sconcertante: nella Grande Mela sempre più cani vengono sottoposti a cure veterinarie per intossicazione da marijuana. Pare che, dall'indagine portata avanti dal giornale, gli interventi dei veterinari della città per questa causa siano incrementati dal 144%. Tutto è cominciato da quando è stata liberalizzata questa sostanza per scopo medico.

I cani che necessitano di immediate cure veterinarie si dividono in due categorie, quelli che sono entrati in contatto con la droga contenuta nei farmaci del proprietario in maniera occasionale e quelli che, girovagando per i parchi, trovano la sostanza abbandonata da incauti consumatori.

I cuccioli in pericolo

Tra questi poveri animali emerge la storia di Harry, un povero cucciolo di soli 5 mesi che è stato ricoverato presso l’Animal Medical Center. Il cane stava malissimo, aveva tutti i sintomi della narcolessia, non mangiava, non beveva più e camminava con una evidente zoppia. La proprietaria, temendo un problema di natura neurologica, si è rivolta al centro veterinario, ha invece scoperto che il cucciolo aveva ingerito marijuana.

Si sono fatte molte ipotesi sul come il cane avesse potuto reperire la droga, alla fine si è pensato che andando al Central Park il cucciolo possa aver rinvenuto una dose di marijuana in qualche cespuglio, visto che i piccoli spacciatori sono soliti nascondere li i sacchetti di marijuana.

A distanza di pochi giorni però, un altro veterinario del Queens ha visto la sua cagnolina crollare a terra in stato di incoscienza in mezzo alla sua urina, anche in questo caso, la cagnetta aveva ingerito dolcetti a base di cannabis.

Letale se in dosi elevate

Il Centro Nazionale Antiveleni della ASPCA ha confermato i risultati dell'inchiesta del giornale americano.

Gli esperti del centro hanno spiegato che se sull'uomo la droga in questione ha degli effetti abbastanza contenuti, sui cani la marijuana può essere anche letale se viene assunta in dosi elevate, visto che agisce direttamente sulla pressione del sangue e sui reni. Un intervento immediato del veterinario riesce spesso a salvare l'animale solo se la dose che ha assunto è contenuta.