Aggressione alle forze dell'ordine questa mattina nella zona del Louvre, a Parigi. Un militare di guardia al piccolo arco del trionfo del Carrousel, ha colpito e ferito con diversi spari un uomo armato di macete che avrebbe tentato di aggredirlo. Al rifiuto di perquisizione imposta dal soldato al soggetto in questione, l'uomo, che portava con se due zaini sospetti, ha tentato l'aggressione con diverse minacce, fra cui l'urlo "Allah Akbar". Questa, è una frase pronunciata dagli aggressori islamici durante gli scorsi attentati terroristici accaduti in Europa.

Il militare ha deciso quindi lo sparo al sospetto. Cinque proiettili hanno raggiunto l'uomo, ora ricoverato al più vicino ospedale francese e non in pericolo di vita. Sarà interrogato dalle forze dell'ordine nei prossimi giorni.

Problema di sicurezza

Il museo del Louvre è stato completamente transennato dalle forze di polizia e chiuso al pubblico, come anche il vicino Palais Royal. I due zaini sospetti sono stati presi in consegna dagli artificieri accorsi sul luogo dello sparo e il ministro degli Interni francese ha identificato l'accaduto come un "grave problema di sicurezza" per Parigi e la Francia intera. Il militare ha riportato una leggera ferita alla testa e una seconda persona con atteggiamenti sospetti, trovatesi anch'essa nella zona del museo parigino, è stata fermata dalle autorità francesi.

Forse un nuovo attentato sventato appena in tempo stamane a Parigi, città al centro della recente tensione da parte delle forze di Polizia di mezza Europa, per il pericolo rappresentato dal movimento integralista islamico che, come sappiamo, ha colpito sporadicamente negli ultimi tempi diversi centri europei provocando paura e morte.

"Allah Akbar" è stato il grido dell'aggressore fermato stamane e ferito all'addome da diversi spari pervenuti dal fucile d'ordinanza della guardia. Portava con se almeno un coltello ed un macete. Si attendono quindi sviluppi negli interrogatori previsti per il soggetto, ricoverato in ospedale vivo e cosciente.