La Cassazione ha confermato poco dopo le 10 di martedì, 21 febbraio 2017, gli ergastoli per Cosima Serrano e Sabrina Misseri. Le due donne sono accusate per l'omicidio, rispettivamente, della nipote e cugina Sarah Scazzi. La giovane ragazza aveva solo 15 anni e venne uccisa nel 2010 ad Avetrana.

Il legale della famiglia Misseri: "Continueremo la nostra battaglia di giustizia"

A pochi minuti dall'annuncio della sentenza per il delitto Scazzi, il legale della famiglia Misseri ha prontamente commentato la notizia davanti ai giornalisti: "Noi rimaniamo convinti che questo processo comprenda un colpevole che è fuori dal carcere e due innocenti che stanno scontando una pena ingiusta".

Per questo si continuerà la battaglia con la giustizia al fine di poter far emergere la presunta e sostenuta innocenza di madre e figlia, aprendo la porta su Michele Misseri.

Michele era stato in un primo momento accusatore di sua figlia e poi di se stesso. Solo poche ore prima della conferma l'uomo si era detto pronto ad andare in carcere, ribadendo di aver ucciso da solo la nipote, senza l'aiuto di moglie e figlia.

"Il primo pensiero oggi va a Sarah Scazzi"

L'avvocato della famiglia Scazzi, Walter Biscotti, ha prontamente frenato sull'entusiasmo del momento, spiegando che "non c'è mai soddisfazione quando una ragazza di poco più di 20 anni viene condannata all'ergastolo". Nonostante ciò però, il legale della famiglia Scazzi ha espresso la grande "soddisfazione nel veder finita questa storia triste che ha segnato la vita della famiglia in questi anni.

Si chiude una pagina dolorosissima e questa sentenza era nelle attese".

Come viene fatto notare da Biscotti, a questo punto è bene pensare solo alla giovane vittima di questo terribile caso: "Il nostro pensiero oggi va a Sarah Scazzi e a tutti coloro che hanno subito un lutto così grande in una tragedia altrettanto grande". Un caso lungo 7 anni che ora trova finalmente la fine, attraverso la sentenza più pesante: l'ergastolo per zia Cosima e la cugina Sabrina.