Ritardi nella corrispondenza, file interminabili agli uffici per il ritiro delle raccomandate, avvisi lasciati in buca senza accertarsi della presenza in casa dei cittadini. I disservizi di Poste Italiane, raccontati in questi giorni dalle cronache di tutta Italia, sono stati oggetto questa mattina anche dei servizi della stampa locale e degli interventi di alcuni esponenti politici della provincia di Siracusa. Presso gli uffici di viale Santa Panagia nel capoluogo, infatti, sembra che le lunghe code si siano protratte anche oltre le tre ore. Siracusaoggi ascrive la ragione di questo caos nel fatto che i portalettere recapitino gli avvisi senza suonare al citofono per sapere se i destinatari siano in casa o meno, con la conseguenza che questi ultimi siano poi costretti a ritirare la corrispondenza presso gli uffici centrali.

La denuncia di Un Passo Avanti

Ad allargare lo spettro dell'analisi del fenomeno è stata Costanza Castello, coordinatrice regionale del movimento politico Un Passo Avanti, sul proprio profilo Facebook. Secondo la Castello, i portalettere sono stati ridotti di numero e costretti a tempi di consegna impossibili da rispettare in funzione della mole di corrispondenza loro assegnata, sicché - pur di rispettare la tempistica - si rifugerebbero nella consegna dell'avviso senza la verifica della presenza o meno in casa dell'interessato. A ciò si aggiunge - scrive Costanza Castello - anche il dubbio sulla regolarità dei mezzi utilizzati dai portalettere e sul carico degli stessi, forse superiore agli standard previsti.

Intervengano le associazioni dei consumatori

Le conclusioni della Castello, che invita le associazioni dei consumatori a farsi carico di questa vicenda, vedono Poste Italiane troppo impegnata in questa fase storica nella vendita dei prodotti finanziari e assicurativi e molto meno nel rispetto di un diritto costituzionale come quello della libertà della corrispondenza. Accusa che, scorrendo le notizie in rete, appartiene a molte altre città italiane dove le associazioni dei consumatori sono già intervenute.