Ci troviamo a Udine, una notizia che ha sconvolto tutti i concittadini e non solo, anche tutto il paese Italiano, quello del suicidio di un ragazzo trentenne disoccupato. Il motivo è sempre lo stesso, quello che sta colpendo molti padri di famiglia e molte famiglie in generale, la mancanza del lavoro.

Prima di compiere il gesto estremo, il ragazzo ha scritto una lettera-denuncia. Si è tolto la vita perché non riusciva a vedere un futuro, una via d'uscita a questa crisi che sta colpendo tutti. Nella sua lettera scrive: «un incubo di problemi, privo di identità, privo di garanzie, privo di punti di riferimento, e privo ormai anche di prospettive» facendo sarcasticamente i «complimenti al ministro Poletti.

Lui sì che ci valorizza a noi str...», per poi terminare con «Ho resistito finché ho potuto» ed è così che il giovane ragazzo, con ancora tutta una vita davanti ha deciso di farla finita, chiedendo scusa ai suoi genitori, per il dolore interminabile che proveranno.

Ed è proprio il ministro Giuliano Poletti a cui Michele ha fatto riferimento nella lettera che interviene in una trasmissione televisiva: «Quando accadono situazioni di questo genere nel mondo creano un enorme sofferenza. Tutti noi dobbiamo sforzarci affinché scelte di questo genere non vengano mai più prese da nessuno e perché chi si trova in situazioni come quella di Michele abbia sempre qualcuno vicino che lo possa aiutare». Invece il segretario generale Annamaria Furlan scrive un post sul social facebook dichiarando: «E' un manifesto della sfiducia di tanti giovani italiani nei confronti delle istituzioni e di tutta la classe dirigente del nostro paese.

È un atto di accusa durissimo che oltre a farci riflettere sul dramma di questo giovane deve spronarci ad assumere il tema del lavoro dei giovani come la vera emergenza nazionale. È una sconfitta per tutti».

Purtroppo il caso di Michele non è l'unico che ha colpito nei cuori di noi Italiani, abbiamo Marco, un 26 anni che ha deciso di farla finita il giorno del suo compleanno, Si uccide a soli 20 anni perchè non trova lavoro Martin Hadfiel e molti altri.Icasi dal 2012 sono di 709 suicidi solamente per la crisi, nel corso degli anni la percentuale è aumentato del 20% circa, il ché, per il paese è una grande preoccupazione.