È tra le passioni più diffuse al mondo ma che spesso può portare a dei grattacapi. Andare in moto nel modo corretto e rispettando quello che dice il codice della strada può solo giovare ad impegnare il tempo libero, con quello che più di un hobby è una passione vera e propria. Differente è invece se il centauro, preso dall'entusiasmo o dalla probabile astinenza da adrenalina, decide che il classico giro in moto non basta più ed inizia ad esagerare. Questo è quello che è stato addebitato a due centauri nel bellunese, una maxi multa che ora dimenticheranno difficilmente.

In moto sulle scale, la bravata costa migliaia di euro di multa

La vicenda accade nel bellunese il 6 gennaio 2016, precisamente a Faè, quando alla centrale operativa della Polizia di Stato arrivano numerose chiamate che segnalano la presenza di moto che davano fastidio. Nello specifico, i centauri a bordo di moto enduro, percorrevano la scalinata pedonale che collega Faè a Faè alto. A cause delle svariate segnalazioni, una volante viene inviata sul posto al fine di verificare la veridicità dei fatti segnalati, la pattuglia giunta presso la predetta scalinata riesce a bloccare ed identificare solo due dei motociclisti segnalati, i quali sono stati beccati in flagrante.

Il danneggiamento della scalinata

Sul posto gli agenti riescono ad identificare solo due dei tanti motociclisti segnalati dai residenti, entrambi 56enni, ai quali viene contestato l'accaduto segnalando il tutto alla Procura. Ora dovranno pagare una multa da 22.500 euro. L'accusa contestata è dovuta dal fatto di aver danneggiato un bene pubblico percorrendo con una moto quelle che sono delle scale pedonali.

La zona è tra quelle che ha le caratteristiche preferite per i motociclisti, proprio perché è ricca di tornanti e strade insidiose. Secondo alcuni residenti, capita spesso che le strade del paesino bellunese diventino delle vere e proprie piste per moto. Nella vicenda contestata ai due centauri, il Comune non si è costituito parte civile, ora dovranno affrontare la contestazione della maxi multa da 22.500 euro, una bravata che gli è costata davvero molto cara.