Torna l'ora legale che rimarrà come di consueto fino alla fine di ottobre. Tra la notte di sabato 25 e domenica 26 marzo, quando le lancette segneranno le due, dovranno essere spostate in avanti di un'ora. Il rituale permetterà di sfruttare al massimo la luce del sole, sacrificando 60 minuti di sonno. Inizialmente l'ora legale nel nostro paese durava fino a fine settembre, successivamente l'Europa stabilì che dovesse durare per tutti i Paesi fino a fine ottobre. Sicuramente uno dei vantaggi principali è il risparmio di energia. Secondo i dati elaborati da Terni, società che gestisce nel nostro paese la rete elettrica nazionale, la quantità di risparmio equivale al consumo di energia elettrica annua di una regione delle dimensioni della Sardegna.

La stima per il 2017 è di 104 milioni di euro in meno con un risparmio per i cittadini di 1,3 miliardi.

Torna l'ora legale: ecco le possibili conseguenze

La variazione dell'orario può provocare sonno e affaticamento durante la giornata, in pratica quello che accade quando si effettua un viaggio verso una destinazione con fuso orario diverso. Per far fronte a questa situazione gli esperti consigliano di andare a dormire prima i giorni precedenti per abituare meglio l'organismo. Le categorie più suscettibili al cambio di orario sono quelle che hanno già una Salute cagionevole come chi soffre di disturbi d'umore, di depressione o problemi cardiaci. Per tutti gli altri la variazione di un'ora sarà quasi irrilevante, grazie alla capacità di adattamento dell'organismo.

Uno studio australiano condotto in passato e pubblicato sulla rivista Chronobiology International evidenzia la correlazione tra un aumento ematico di cortisone, ormone dello stress, del 5% ad ogni variazioni di orario. Ancora secondo il New England Journal of Medicine durante i giorni successivi ci sarebbe un incremento del 5% degli infarti del miocardio.

Teoria confermata successivamente anche da un'ulteriore studio condotto dall'Istituto Karoliska di Stoccolma, che però registra un aumento del 4%. Per concludere, dagli Stati Uniti l'università del Michigan ha registrato un'impennata dei casi di infarto durante il primo giorno lavorativo successivo al cambiamento di orario di circa il 25%.