Era il 1986 quando Christopher Knight, all'ora ventenne, decide di lasciare la macchina senza benzina con le chiavi nel cruscotto alla fine di un sentiero sterrato, iniziando così una vita da eremita nei boschi del Maine. E' questa la storia raccontata in "The Stranger in the Woods: The Extraordinary Story of thr Last True Hermit", libro uscito recentemente in America e scritto da Michael Finkel, l'unico giornalista con cui Knight abbia accettato di parlare.

Dopo aver trascorso un po' di giorni a girovagare per il nord-est degli Stati Uniti, mangiando in fast food e dormendo in motel economici, e dopo essere passato davanti a casa sua senza però fermarsi, Christopher sceglie di continuare a guidare la sua auto verso il Moosehead Lake, il più grande dello stato, imboccando strade sempre più piccole e fermandosi solamente una volta terminata la benzina.

Abbandona la macchina e decide di cominciare a camminare verso sud, senza avere una metà precisa e una motivazione valida: "Non avevo nessuno da avvisare, non avevo amici. Non so perché l'ho fatto. Semplicemente da quel giorno, per tutti, ho smesso di esistere". Cammina per giorni e giorni fin quando si imbatte in una radura isolata, ben nascosta e quasi irraggiungibile: sarà questo il punto dove Knight deciderà di costruire il suo rifugio.

Il problema principale era però rappresentato dal cibo: Christopher sapeva cacciare e pescare, ma non aveva a disposizione gli strumenti giusti per farlo. Vicino al bosco si trovavano diverse case vacanza, quelle che la gente utilizzava principalmente d'estate e, non riuscendo a procurarsi da mangiare autonomamente, l'eremita pensa quindi di cominciare a rubare lì del cibo e altri oggetti di prima necessità.

Knight è un tipo scaltro: esegue queste manovre solamente di notte, mai nei giorni festivi e soprattutto senza lasciare tracce. La quantità dei furti, via via sempre più elevata, inizia a destare sospetto alle persone, le quali credono che ci sia qualcuno viva nei boschi lì vicino. Diversi sono addirittura quelli che decidono di lasciare del cibo e altre cose fuori dalla porta, roba che comunque Knight non prenderà mai temendo che si possa trattare di una trappola.

Questo fu lo stile di vita che Christopher portò avanti per 27 anni, fin quando un giorno commise il grande errore di andare a rubare in delle case in cui si stava svolgendo un campo estivo. Colto in flagrante venne arrestato e portato definitivamente via dai boschi. "Non mi sentivo solo, ma la solitudine ha aggiunto valore alle cose e acuito la mia percezione fino a farmi perdere la mia stessa identità. Non c'era nessuno e io stesso non avevo più desideri. Semplicemente ero completamente libero", ha confessato Christopher ripensando al suo passato.