Questo sabato 25 marzo a Roma a sessanta anni dai Trattati Europei sono state apposte “Ventisette firme” dai leader di tutti i paesi della Ue, proprio come allora, nella medesima sala e con l’identica penna usata 60 anni or sono, al fine di rinnovare l’obiettivo comune: «Celebriamo la tenacia e l’intelligenza dei padri fondatori», dichiara l’attuale premier Gentiloni. Invece dopo la chiusura dei cortei il questore di Roma si è dichiarato soddisfatto e ha detto: “l’attività preventiva è stata risolutiva, ci sono stati oltre 3000 controlli e un grazie doveroso è rivolto a tutte le forze dell’ordine che per strada hanno fatto egregiamente il loro lavoro”.

Roma blindata con sei manifestazioni

Erano giorni che la capitale si preparava ad accogliere l'ondata di manifestanti che si è riversata questo sabato nelle strade della città. Ma le istituzioni e le forze di polizia non si sono fatti cogliere alla sprovvista e se tutto è filato liscio non è stato un caso. Il questore di Roma ha rilasciato un discorso proprio alla fine dell'ultimo corteo, terminato alle 18,30, nella tarda serata di oggi 25 marzo 2017. Il dott. Marino ha espressamente fatto presente che l'organizzazione dell'ordine pubblico e l'attività preventiva sono stati decisivi per la riuscita del servizio di sicurezza. I controlli effettuati all'ingresso dei caselli dell'area nord di Roma, hanno permesso di bloccare interi pullman con più di 160 persone che sono state dirottate perché in possesso di materiale pericoloso.

La metropolitana è stata chiusa in due stazione della linea A ed in una della linea B e alcuni negozi sono rimasti con le serrande abbassate. Una zona che preoccupava era quella di piazza Vittorio con il corteo "La Nostra Europa". A Testaccio sono stati fatti i controlli già nella giornata di venerdì e molte persone sono state portate in questura, 13 di loro sono stati allontanati con foglio di via obbligatorio.

Qualche tensione dovuta ad alcuni esponenti di Forza Nuova che avrebbero tentato la carica, ma sono stati subito bloccati dalla Polizia che ha ristabilito l'ordine. La giornata si è conclusa senza scontri, tranne qualche tensione per gli studenti bloccati alla Bocca della verità, ma alla fine la polizia ha solamente ritardato l'arrivo.

Roma tutto il giorno sotto sorveglianza e non sono mancate le polemiche

La Raggi ha aperto la cerimonia con un discorso che non è stato trasmesso dai media e la Merkel ha fatto la gaffe di non riconoscerla come prima cittadina di Roma, ma questi sono i soliti giochi di potere, se così si possono definire. Mentre resta il segno dei 5000 uomini, tra esercito e forze di polizia, che sono scesi in strada per tutelare le persone e preservare la città dai malintenzionati.