Locri, 20 marzo – Dopo la visita effettuata domenica 19 marzo dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel comune di Locri (Reggio Calabria), sono state ritrovate due scritte sul vescovado. Secondo alcune indiscrezioni le frasi sarebbero state scritte durante la notte tra domenica e lunedì da ignoti, e nella mattinata odierna sono state immediatamente rimosse dagli operai del comune. Il Vescovo di Locri Monsignor Francesco Oliva e Don Ciotti indignati commentano l'accaduto.

'La 'Ndrangheta vuole predominare la religione'

Una scritta particolarmente offensiva è stata ritrovata nella mattinata odierna sul vescovado di Locri: “don Ciotti Sbirro”.

Luigi Ciotti, citato appunto nella frase, è il Presidente di Libera, e proprio dalla settimana scorsa è ospite per qualche giorno presso il Complesso Vescovile di Locri, in occasione della Giornata della Memoria ed in onore della commemorazione delle vittime della mafia. Durante la mattinata, è stata rinvenuta sempre nella stessa zona una seconda scritta: “più lavoro meno sbirri”. Le forze dell’ordine si sono attivate passando al setaccio tutte le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, per rintracciare l’autore o gli autori di tali frasi offensive.

Le parole del vescovo di Locri

L’episodio creatosi nel comune di Locri, ha creato non poco scalpore, ed a proposito il Vescovo di Locri ha detto:” La ‘ndrangheta vorrebbe far prevalere il proprio potere sulla religione.

Noi siamo contro la raccolta ed il riciclaggio di denaro - ha spiegato Monsignor Francesco Oliva – ma qualcuno pretende di farlo a tutti i costi". Don Ciotti, citato in prima persona e profondamente deluso da quest’atto di vandalismo, ha commentato: “siamo i primi a batterci per avere più posti di lavoro, vogliamo però che ci sia del lavoro pulito ed onesto tutelato dai diritti e non dalle organizzazioni criminali.

Questi messaggi tra l’altro anonimi sono la reale testimonianza di come un vero e proprio impegno possa dare fastidio. Il Comune di Locri, e tutta la Calabria, vuole riscattarsi dal silenzio ed ha voglia di cambiamento”.