È scomparso oggi, a 101 anni David Rockfeller. Il banchiere e filantropo è mancato nella sua casa di Pocantico Hills a New York. Ultimo discendente di una delle più potenti famiglie americane, oltre essere stato fondatore, con la madre, ed a più riprese direttore del Museum of Modern Art di New York (MOMA), è stato presidente della Exxon Mobil (Esso) e della General Electric.

Tra i fondatori del gruppo Bildeberg che riunisce le persone più influenti al mondo, ha diretto anche la JP Morgan Chase di cui ha guidato l’espansione. David Rockfeller è stato anche tra i promotori del cosiddetto Trilateral che doveva curare i rapporti tra USA, Giappone e Russia.

Importante anche la sua attività in campo filantropico. Numerose le sue donazioni: 100 milioni di dollari proprio al MOMA, stessa cifra ha donato due grandi istituzioni newyorchesi, cui si aggiungono altri 225 a una fondazione che creò insieme ai fratelli. Destinò inoltre fondi alla Rockfeller University e all’ Università di Harvard. Era anche grande appassionato d’arte e possessore di 15000 opere.

Una famiglia tra le più potenti al mondo

La famiglia Rockfeller ha creato uno dei più grandi imperi economici statunitensi nel XIX secolo grazie allo sfruttamento dei pozzi di petrolio. I capostipiti furono John D. Rockfeller e suo fratello William. L’azienda che ha contribuito a rendere i Rockfeller una delle più potenti famiglie degli Stati Uniti è stata la Standard Oil fondata nel 1870 con sede a Cleveland e di cui, tra le altre, proprio la Exxon Mobil è una diretta discendente.

Come il defunto David, tutta la famiglia Rockfeller si è distinta per attività di tipo filantropico, tramite la Rockfeller Foundation. Lo scopo era quello di promuovere il progresso del genere umano in tutto il mondo. L’opera della Fondazione è occorsa anche in Italia a più riprese: nel 1925, allorquando intervenne nella lotta all’eradicazione della malaria.

Nel 1938 finanziando quello che sarebbe poi diventato l’ Istituto Superiore della Sanità ed infine nel 1946 intervenendo attivamente sempre per la lotta contro la malaria in Sardegna, finanziando l' Ente Regionale per la Lotta Anti-Anofelica in Sardegna (ERLAAS) .