Finora almeno loro, i bagni pubblici, erano stati 'graziati' dalla sindrome del Grande Fratello tipica di questa epoca: non si era mai visto né sentito che anche in questi luoghi ci potessero essere telecamere pronte a controllarci.

E invece la Cina, il paese che fu guidato dal grande timoniere Mao, ora 'timona' l'organizzazione sociale verso il grande controllo e abbatte anche gli ultimi 'sacri' spazi di privacy: le autorità comunali di Pechino hanno deciso di installare nei bagni pubblici telecamere per impedire una pratica a quanto pare molto diffusa: Il furto di carta igienica dai porta rotoli piazzati in prossimità del servizi igienici.

Il Tempio del Cielo rimasto senza carta igienica

Tutto è cominciato quando dai bagni adiacenti al Tempio del Cielo, o del Paradiso, un complesso di edifici religiosi monumentali di Pechino visitato da migliaia di turisti, sono spariti rotoli di carta igienica addirittura portati via con zaini e borse. Il problema non è una novità assoluta.

Le autorità di Pechino per anni hanno invitato la cittadinanza che spesso usa questi bagni al posto di quelli domestici, a fare uso moderato della carta. Finché, frustrate dai reiterati furti, le autorità hanno pensato bene di correre ai ripari avvalendosi della tecnologia.

Ed ecco che all'ingresso dei bagni del Tempio sono sorti distributori automatici di carta igienica che utilizzano software di riconoscimento facciale per contrastare il furto di carta igienica.

Il dosaggio di carta è severamente regolato. Il riconoscimento facciale 'incastra' chi ne usi più di 60 centimetri, che comunque sono forniti solo se chi abbia un'urgenza fisiologica si piazzi davanti a una telecamera ad alta definizione rimanendo a vista per almeno 3 secondi dopo aver tolto occhiali, cappelli o ciò che nasconda il viso.

E se la quantità di carta erogata non basta, o ci si accontenta e la si fa bastare, o si attende di poter avere 'il bis' sottoponendosi a una procedura complicata.

Telecamere, riconoscimento facciale e procedure complicate per accedere ai bagni

Il computer non eroga altra carta a chi ne voglia ancora, prima che siano trascorsi 7 minuti.

Però il personale assicura che in caso di diarrea o urgenza fornirà a mano la carta necessaria.

Inoltre, per ogni distribuzione, l'impianto impiega 30 secondi, tempo secondo alcuni troppo lungo.L'acquisto di 6 macchine del genere al costo di 720 dollari cadauna, è stato giustificato dall'amministrazione comunale di Pechino come necessario a difendere le risorse pubbliche che molti cittadini sprecano quando non se ne appropriano.

E questo investimento non è che una parte del piano della cosiddetta 'chinese toilet revolution', che include anche il decoro, adottare lo stile occidentale e imparare a deodorare gli ambienti. Fulcro di questa 'rivoluzione' vuole essere proprio l'introduzione della telecamera nei bagni, a un passo dal Tempio del Dio dell'Universo; Dio che certamente perdonerà l'umanissima e 'viscerale' questione che pure affligge il luogo sacro.