Nel 2003 i medici di Los Angeles gli hanno salvato la vita grazie alle scosse del defibrillatore, strappandolo dalla nona overdose: Khalil Rafati, all’epoca 33enne, si era ridotto a vivere in strada assieme ad altri tossicodipendenti, arrivando a pesare 49 chili, con il corpo ricoperto di piaghe.

Il ritorno dall'inferno di Khalil Rafati

Nato in Ohio, nel 1992, a 21 anni, si trasferì a Los Angeles con il sogno di diventare una star del cinema. La carriera di attore, però, non decollò mai, così iniziò a suonare per band locali, arrivando a godersi la vita pulendo automobili per le star di Hollywood, tra cui Elizabeth Taylor e Jeff Bridges, e il chitarrista dei Guns N' Roses, Slash.

Ma il passo verso la tossicodipendenza fu molto breve così molto presto perse il controllo. La liberazione dalla droga di Khalil Rafati è arrivata poco alla volta, grazie a un centro specializzato di riabilitazione: “Sono stato arrestato per reati di droga più volte di quanto io riesca a ricordare. Ero completamente incasinato: provavo talmente tanto dolore che non riuscivo più a dormire”.

Khalil Rafati e la svolta radicale

Khalil Rafati riuscì a capire che l’unica strada per smettere con questi tormenti era quella di un cambiamento di vita radicale. Oltre a lavorare in due centri di riabilitazione a Malibu, si era messo a lavare le auto, ad accudire cani e a fare lavori di giardinaggio. “Sono riuscito a risparmiare denaro – ha raccontato nel suo libro "I forgot to die" – Ho lavorato duro, sette giorni su sette, 16 ore al giorno”.

Poi, dopo l’incontro con un suo vecchio amico, cominciò ad appassionarsi di verdure e succhi di frutta: “Era come un hippie e cominciò a insegnare le vitamine, le proprietà degli alimenti biologici e il gusto del cibo eccellente: in quel momento partii alla ricerca di tutto ciò che mi avrebbe fatto sentire meglio”.

Così, dalla ricerca continua e spasmodica di monete per comprarsi la droga, è passato ai viaggi di lavoro col suo jet privato per lanciare il suo marchio di successo che non produce solo succhi di frutta biologici, ma anche capi di abbigliamento alla moda: il salto appare ancora più sorprendente se si considera che Khalil Rafati terminò le scuole senza ottenere alcuna qualifica.

Il centro di riabilitazione e il successo di Khalil Rafati

Dalla droga al successo, la svolta avvenne nel 2007: Khalil Rafati affittò una casa per aprire il suo centro di riabilitazione, Riviera Recovery, per i clienti che avrebbero pagato 10mila dollari al mese per rimanere presso la sua struttura. Per questi ospiti, Khalil ha realizzato miscele di succhi di frutta esotica come quello chiamato Wolverine, un cocktail di banana, polvere di maca, pappa reale e polline.

Proprio i concentrati di frutta, nel 2011 hanno permesso a Khalil Rafati di fondare assieme al suo migliore amico (poi divenuto compagno) il loro impero, la sunlife organics che registra un fatturato annuo di oltre 6 milioni di dollari grazie ai suoi sei punti vendita con 200 dipendenti. Attraverso il suo sito web, l'azienda vende anche una linea di abbigliamento dell’azienda e si sta preparando ad espandersi ad altri 16 stati americani e in Giappone. Nella sua biografia “I forgot to die” (Ho dimenticato di morire) pubblicata nel 2015, Khalil Rafati dice di non considerarsi super-intelligente: “Ho solo fame della vita e quando decido di fare qualcosa, ci metto tutto me stesso”.