Il morbillo continua a far parlare di sé. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), i casi registrati di morbillo fino a questo momento sono superiori rispetto al totale di quelli del 2016. Nei primi mesi del 2017 in Italia si sono superati i mille casi di morbillo. Questo quadro era già stato previsto dal Ministero della Salute, che qualche settimana fa aveva notato un incremento del 230%.

Secondo il bollettino settimanale dell'Iss il 90% dei casi di morbillo sono da imputare ai non vaccinati. Quindi rimane una parte di popolazione che pur vaccinata è stata colpita dalla malattia.

Viene evidenziato che nel 41% dei casi è stato necessario un ricovero. Dato importante sono le complicazione, quelle più gravi come l'encefalite ha colpito una minima parte, ovvero 0,1%. Superiori invece sono state le reazioni più comuni, come diarrea per il 21,1% e stomatite per il 17,3%, reazioni che possono verificarsi anche dopo il vaccino. La causa principale viene data ai genitori dei figli non vaccinati, anche se solo il 6% dei casi di morbillo si sono riscontrati nei bambini sotto all'anno di vita. L'età media dei casi è stata registrata intorno ai 27 anni, con il 57% verificatasi nella fascia di età 15-39. I bambini non vaccinati, secondo questi dati, non rappresenterebbero la causa principale.

A causa dell'alto numero dei casi di morbillo verificatisi, Federconsumatori ha chiesto chiarimenti sulla possibilità che questo incremento non sia da imputare alle cicliche epidemie che caratterizzano le malattie esantematiche e che periodicamente si ripresentano ogni quattro anni. L'ultima è avvenuta nel 2012, quando la soglia di sicurezza era ancora ad un livello alto.

Recentemente l'ufficio europeo dell'Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha dichiarato che i due terzi degli stati che fanno parate dell'Europa hanno già eliminato il morbillo. In Italia e altri stati come Germania, Francia e Svizzera ciò non è avvenuto. Il Ministro Beatrice Lorenzin ha dichiarato che questi dati non fanno che "confermare l'allarme" continua "è fondamentale e urgente l'applicazione del nuovo Piano vaccini".