Orrore in provincia di Sondrio. Un cane di nome Aro è stato spietatamente ucciso con un forcone e successivamente mutilato. Il corpo del povero animale è stato ritrovato dal proprietario nel Comune di Colorina. Sul caso stanno indagando i carabinieri locali e le guardie zoofile dell'Enpa. La cosa che più colpisce, in questa triste vicenda, oltre all'uccisione del cane, è il furore e la crudeltà che il suo aggressore ha manifestato, avendo infierito sull'animale anche una volta che questo giaceva esanime a terra. Gli inquirenti dovranno capire come mai è stata riversata così tanta violenza su quel corpo.

La fine orribile di Aro si aggiunge ad altre storie simili avvenute in zone vicine. E' il caso del cane Angelo, barbaramente torturato e ucciso a Sangineto, in provincia di Pavia, e il cane Jazz che viveva in una casa di riposo a Menconico (paese anch'esso in provincia di Pavia), poiché funzionale per la 'pet therapist' che svolgeva servizio nella struttura. Grande clamore aveva anche suscitato la morte del cane meticcio presso l'impianto idrovoro di Bondeno (in provincia di Ferrara), inseguito, colpito a fucilate e poi chiuso in un sacco della spazzatura e gettato via, ricordando una vera e propria esecuzione.

L'Enpa: "Siamo davanti ad atti criminali"

Anche se l'Italia ha fatto grandi passi avanti sul piano dei diritti degli animali, emerge lampante una grave situazione di criticità ed emergenze legate a crudeltà, violenza e maltrattamenti.

“Si tratta di veri e propri comportamenti criminali - ha spiegato la presidente nazionale di Enpa Carla Rocchi - che, a loro volta, indicano, nei responsabili di questi atti, una forte pericolosità sociale. Tutto ciò è testimoniato da una sterminata letteratura in merito”. “Non bisogna coprirsi gli occhi, esiste un problema e va affrontato – conclude la presidente di Enpa -. Per risolverlo serve anche un inasprimento delle pene riguardanti i reati contro gli animali, a cominciare dall'eliminazione della norma che prevede la cosiddetta tenuità del fatto”.