La legge Amato, risalente al 1992, consente di ottenere la pensione di anzianità con soli quindici anni di contributi versati. Tale norma è rimasta in vigore a patto di essere compresi in una delle tre categorie specificate dalla legge in questione, definite "le tre deroghe Amato". Vediamo chi sono coloro che possono beneficiarne.

Le tre deroghe previste

La prima deroga consente il pensionamento con 15 anni di versamento dei contributi a coloro che hanno versato 15 o più anni di contributi nel periodo precedente al 21 Dicembre 1992. Coloro che dispongono di quindici anni di versamenti ma questi sono stati effettuati anche solo in parte successivamente alla data stabilita pertanto non rientrano nella deroga.

La seconda deroga

Un'altra prevede la possibilità di conseguire la pensione di anzianità in deroga per coloro che - sempre prima del 31 Dicembre 1992 - erano autorizzati al pagamento volontario dei contributi. In questo caso sono funzionali al conseguimento del requisito tutti i tipi di contributi versati: per esempio quelli obbligatori, quelli volontari, ma anche quelli figurativi e quelli versati all'estero.

Le carriere discontinue

L'ultima deroga Amato che consente di avere diritto all'assegno previdenziale riguarda coloro che li hanno versati in modo discontinuo, e devono possedere determinati requisiti. Minimo un contributo versato venticinque anni prima, un totale di quindici anni di contributi da lavoro subordinato ed un minimo di dieci anni di lavoro discontinuo, ovvero periodi inferiori ai 12 mesi.

Età anagrafica per le pensione con 15 anni di contributi

Le deroghe Amato riguardano gli anni di versamenti necessari per ottenere il diritto a percepire la pensione, ma non l'età pensionabile. Non è prevista nessuna possibilità di pensionamento anticipato. Ovvero anche nel caso che una persona sia in possesso dei requisiti sopra menzionati, l'età pensionabile resta quella stabilita dalla normativa attualmente in vigore, ovvero la Legge Fornero, cioè non prima dei 66 anni.