A Badia Polesine e in altri centri in provincia di Rovigo, molte persone, specialmente anziani, hanno segnalato un presunto tentativo di truffa. Gli imbroglioni agirebbero secondo un metodo collaudato: prima chiamato le potenziali vittime, si informano sulla loro vita, sui supermarket dove solitamente si recano per fare acquisti, e poi offrono un carnet di buoni sconto. Questi, però, devono essere consegnati da un incaricato, quindi non possono essere semplicemente inseriti nella cassetta della posta. Molti parlano dell'ennesima truffa 'made in Italy'; altri temono che l'incaricato costringa a firmare contratti d'acquisto.

Contratti del genere possono essere annullati

E' presto per parlare di vera e propria truffa a Rovigo, ma la cautela non è mai abbastanza. E' probabile, infatti, che le telefonate non arrivano dalla stessa azienda e che, comunque, qualche ditta è seria. Una cosa è certa: alla Legaconsumatori, di cui è responsabile l'avvocato Enrico Scarazzati, sono pervenute ultimamente varie segnalazioni di presunte truffe telefoniche. Lo stesso Scarazzati non esclude che dietro a tali pratiche ci siano dei tentativi di raggiri. Insomma, c'è il rischio che l'incaricato che porta i buoni sconto a casa della gente abbia come obiettivo quello di far siglare contratti di acquisto di beni. ll legale ricorda a tutti che, in primis, contratti del genere possono essere annullati entro 14 giorni perché firmati all'esterno di aree commerciali.

Inoltre, si configura la truffa se chi firma crede che si stia trattando di buoni sconto, invece di acquisto di beni.

Gli anziani sono le 'prede' preferite dei truffatori

L'avvocato Enrico Scarazzati invita tutti coloro che credono di essere finiti in una rete di truffatori di contattare subito Legaconsumatori. Non bisogna assolutamente provare paura o vergogna.

Basta chiamare il numero 0425729301. Chi vive a Rovigo o nei paesi vicini deve fare, dunque, molta attenzione alle truffe. Sono specialmente gli anziani le 'prede' preferite dagli imbroglioni. L'anno scorso, ad esempio, un pregiudicato napoletano si era fatto consegnare molto denaro da una 83enne facendole credere che il figlio era finito in carcere a causa di un incidente stradale. Quella somma sarebbe servita a farlo uscire dal carcere.