Stava facendo quello che sempre ha fatto nella sua vita: il pescatore. Ed il suo cuore ha cessato di battere proprio in mare. Gianni Isoni, 59 anni, originario di Golfo Aranci ma da tempo residente a Olbia, è morto annegato probabilmente dopo un malore ed è stato trovato dal figlio Paolo incastrato in quelle reti che conosceva da una vita. La tragedia è accaduta ieri mattina nelle acque dell’area marina protetta di Tavolara ed è purtroppo stata inutile la corsa disperata nel molo dei pescatori dove gli operatori del 118 non hanno che potuto constatarne il decesso.

Immediato l'intervento delle Forze dell'Ordine. Il corpo del pover’uomo è stato immediatamente trasferito nella camera mortuaria dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, in attesa di essere trasferito al cimitero di via Roma dove sarà a disposizione dell’autorità giudiziaria. I funerali di Gianni Isoni saranno celebrati lunedì alle ore 9.45 nella chiesa di Sant’Ignazio da Laconi, nella città di Olbia.

La partenza in barca

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori Gianni Isoni – come accadeva tutti i giorni – era uscito di casa in compagnia del figlio Paolo per effettuare i soliti controlli nelle acque di Tavolara. Da Olbia infatti si erano diretti a Porto San Paolo dove hanno iniziato tutti i preparativi per mollare gli ormeggi e raggiungere il punto in cui erano sistemate le reti.

Gianni Isoni infatti era autorizzato ufficialmente ad operare all’interno delle acque dell’Area Marina Protetta di Tavolara.

Una tragica fatalità

Gianni Isoni – secondo quanto ricostruito – dopo aver controllato che l’attrezzatura fosse tutta in regola, ha indossato le bombole e si è immerso. Un’operazione normalissima che l’uomo aveva già effettuato migliaia di volte.

Controllare le reti e verificare se fosse tutto in ordine. Improvvisamente però qualcosa non è andato per il verso giusto. Era passato troppo tempo e Gianni non si era ancora visto. Il figlio Paolo si è immediatamente allertato e ha dato l’allarme ma per il pover’uomo non c’è stato nulla da fare. Forse un malore l’ha strappato alla vita.