Il presidente russo Vladimir Putin ha le idee ben chiare ed in occasione dell'incontro con il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, chiarisce il suo punto di vista in merito al recente conflitto con gli U.S.A ed il continuo appoggio all'alleato Assad. Putin ha sottolineato che l'attacco in Siria effettuato da parte dell'America di Donald Trump è stato un atto di forza voluto, senza alcun fondamento reale caratterizzato da prove concrete inerenti al presunto attacco con armi chimiche contro i ribelli Siriani, da parte del regime di Assad.

Putin rincara la dose: "Notizie false per attaccare Assad"

Le notizie in merito a presunte cospirazioni ed eventuali notizie di attacchi con armi chimiche in Siria sarebbero tutte false e create di proposito, per additare al regime Siriano accuse di crimini contro l'umanità. Il presidente Russo ha fatto riferimento anche a quanto accaduto nel 2013, in seguito all'incidente con armi chimiche avvenuto in Siria e ritenuta dal premier una false flag, ovvero un avvenimento fasullo e creato per l'occasione. Nel 2013 infatti a seguito dell'incidente con agenti tossici era circolata la voce che alcuni militanti stavano trasportando agenti tossici in diverse parti della Siria, tra cui anche in Ghouta orientale.

L'invito alle Nazioni Unite: giusto indagare prima di prendere decisioni

Putin ha ribadito per l'ennesima volta l'invito diretto alle Nazioni Unite ed all'Aia, chiedendo di indagare fino in fondo sul presunto attacco chimico in Siria che ha causato la morte di oltre cento persone, tra cui tantissimi bambini. Il premier Russo ha tenuto a precisare pubblicamente che ci sono azioni, proprio come quella inerente all'attacco chimico, che sono volte a creare un pretesto per muovere accuse contro l'attuale regime del presidente Siriano Assad, portando ad incomprensioni e possibili conflitti internazionali.

Nel 2003 era accaduto in Iraq

Putin riferisce di aver discusso con il presidente Mattarella anche facendo riferimento a ciò che accadde nel lontano 2003, quando gli Stati Uniti d'America presentarono dinnanzi al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la presunta documentazione inerente al possesso di armi chimiche in Iraq.

Documentazione che porto all'attacco in Iraq, la caduta del regime a seguito della devastazione del paese e di conseguenza, alla nascita del terrorismo islamico quale Isis lanciato da quel momento in poi sulla scena mondiale.