Tragedia tra le mura domestiche a Camisano Vicentino, in provincia di Vicenza. Un uomo ha sferrato alla moglie diverse coltellate e poi ha chiamato i carabinieri. Quando i militari sono arrivati nell'abitazione della coppia, per la donna, una sudamericana 37enne, non c'era più nulla da fare. L'omicida è stato subito portato in caserma. I carabinieri hanno anche trovato l'arma da taglio con cui il vicentino ha commesso il delitto. Non si conoscono attualmente i motivi che hanno portato il 48enne a trucidare la moglie, originaria della Colombia. L'omicida è attualmente interrogato dagli investigatori della caserma di Vicenza, in via Muggia.

La figlia non era in casa

Ancora femminicidi in Italia. Stavolta a perdere la vita è stata una 37enne colombiana. Il marito l'ha accoltellata in casa. Fendenti letali che non hanno lasciato scampo alla povera donna. L'uxoricida, Mirko Righetto, dovrà spiegare i motivi per cui è arrivato a commettere un gesto del genere. Nidia Licia Loza Rodriguez è stata accoltellata di notte. Il marito, dopo averla massacrata, ha chiamato i carabinieri ed ha confessato il misfatto. Erano le 00.02 quando la telefonata è arrivata ai militari. Il delitto si è consumato in un appartamento in via Alpini, a Camisano Vicentino, piccolo paese in provincia di Vicenza. L'uxoricida e la moglie hanno una figlia piccola, non presente in casa al momento dell'omicidio.

Secondo una primissima ricostruzione, il dramma sarebbe scaturito da un veemente alterco tra marito e moglie. Righetto, su di giri, avrebbe preso un coltello e sferrato vari fendenti alla 37enne, lasciandola esanime per terra; poi la telefonata ai carabinieri per costituirsi.

Un risveglio traumatico per gli abitanti di Camisano Vicentino

Brutto risveglio per la tranquilla Camisano Vicentino, ridente cittadina in provincia di Vicenza. Erano anni che in tale luogo non si registravano episodi così cruenti. A marzo del 2015 una giovane donna venne malmenata brutalmente davanti ai figli. Non era la prima volta che l'uomo usava violenza nei confronti della moglie.

A denunciare l'episodio fu la madre dell'aggredita, dopo aver ricevuto una telefonata della figlia. I carabinieri si recarono subito nella casa della coppia ed accertarono le violenze. Non solo, durante la perquisizione dell'abitazione, i militari scoprirono 7 fucili, di cui solo 4 regolarmente denunciati; gli altri erano addirittura privi di matricola. Tutte le armi da fuoco vennero sequestrate, anche quelle detenute regolarmente.