La Stazione Centrale di Milano, come altre stazioni in Italia, si è trasformata in una cloaca dove può succedere di tutto. Anche che le forze dell’ordine presenti a presidio del territorio vengano aggredite e ferite solo per aver fatto il proprio dovere. Nel primo pomeriggio di ieri un gruppo di militari impegnati nell’operazione “Strade Sicure” ha individuato un folto manipolo di extracomunitari che svernava nei giardinetti antistanti la stazione milanese.

Uno spettacolo non edificante né per i cittadini né per i turisti né tantomeno per l’ordine pubblico, ma purtroppo il reato di vagabondaggio non esiste più e chiunque può trasformare un giardinetto nella propria residenza.

Per cui i militari si sono limitati a svolgere le loro funzioni di controllo documenti. A quel punto la situazione si è surriscaldata, gli extracomunitari si sono rifiutati di mostrare le loro generalità e, di fronte all’insistenza dei soldati, hanno pensato bene di aggredirne uno, colpendolo con una bottigliata.

È normale che a una richiesta di documenti si risponda con una bottigliata? In alcune zone d’Italia evidentemente sì.

Tensione massima: intervengono i Carabinieri

I momenti successivi raccontano di una tensione alle stelle, con i due schieramenti – da un lato i soldati, dall’altro gli immigrati – uno di fronte all’altro. Infatti, quando il profugo che ha colpito il militare con la bottiglia è stato allontanato, i suoi compagni hanno deciso di attaccare tutti insieme, evidentemente con l’obiettivo di liberarlo.

A quel punto, e per fortuna, è giunta anche una nutrita pattuglia di Carabinieri in assetto anti sommossa, che ha dato man forte ai soldati e stemperato le tensioni. Il profugo arrestato, un giovane di 25 anni, ha continuato a dare in escandescenza ma alla fine è stato bloccato e portato via. Mentre il resto del gruppo è stato allontanato, seppur a fatica, dai militari e dai Carabinieri.

Alla fine, dopo circa due ore, la situazione in Stazione Centrale si è normalizzata e le forze dell’ordine hanno anche ricevuto attestati di stima e solidarietà da parte di quanti si sono ritrovati ad assistere alla scena.

I due feriti, un militare e un carabiniere, se la caveranno con qualche giorno di prognosi ma stanno piuttosto bene.

È il Paese che non ha più le forze né le capacità per accogliere altri immigrati.

Ancora una volta dobbiamo ringraziare gli uomini e le donne delle forze dell’ordine se l’Italia conserva ancora un minimo di sicurezza.