Umiliata e violentata dal branco. L'orrore trasmesso in diretta Facebook. Il responsabile di questa atroce vicenda è un quattordicenne, il primo di tanti altri indagati per violenza sessuale. I complici, anche loro minorenni, sono ricercati dalla Polizia. Una storia agghiacciante, non solo per lo stupro che di per sé ha già delle caratteristiche raccapriccianti ma anche per l'età delle persone coinvolte. Tutti gli indagati sono minorenni, tutti quanti hanno meno di 16 anni. Il video dello stupro è diventato in poco tempo virale e nonostante questo nessuno degli spettatori ha chiamato la polizia, nessuno di loro si è impietosito davanti alle urla della giovane ragazza che veniva violentata senza pietà dai suoi giovani aguzzini.

"Legata e imbavagliata, Gli aguzzini spegnevano sigarette sul suo corpo"

Il video pubblicato da uno dei malviventi mostrava la ragazza legata e imbavagliata. I suoi vestiti erano stati stracciati. I suoi capelli completamente rasi a zero e durante lo stupro alcuni membri del branco spegnevano sigarette sul suo corpo, ovunque, compreso il seno e le parti intime. La povera vittima è stata ritrovata due giorni dopo. Le sue condizioni erano pessime: aveva numerose ferite sparse per il corpo ed era ancora visibilmente sotto shock per quanto successo. Il quattordicenne è stato arrestato grazie alla segnalazione di un coraggioso ragazzo spettatore della "diretta facebook", il quale ha pensato bene di avvertire subito i parenti della vittima su quanto accaduto.

La famiglia della vittima ha anche ricevuto minacce dopo aver denunciato lo stupro alla polizia ed è stata condotta in un luogo protetto. In un comunicato anche l'azienda Facebook si è espressa sulla vicenda. I responsabili del noto social network sostengono di prendere molto sul serio la responsabilità di garantire la sicurezza delle persone su Facebook. Numerosi infatti sono stati i precedenti come questo, ultimo, in ordine cronologico, il rapimento e la tortura di un giovane disabile di 18 anni.