Tempi duri per quei medici che vanno contro i dettami dei protocolli sanitari. Una settimana fa l'ordine dei medici di Treviso ha radiato il dottor Roberto Gava, il quale pur rigettando l'etichetta di 'anti vaccinista' ha avanzato dubbi in merito alla sicurezza dei vaccini. Dubbi che la comunità scientifica ritiene infondati e che sono alla base del provvedimento assunto nei suoi confronti. A Verona invece l'Ordine dei medici ha aperto un fascicolo contro il dottor Claudio Sauro, colpevole di essersi schierato contro la chemioterapia come cura del cancro.

È stato lo stesso medico a rendere nota la notizia dell'apertura del provvedimento, che secondo l'interessato andrà a finire con la radiazione dall'Albo.

Il medico anti chemio

Il dottor Sauro è finito nel mirino dell'Ordine per avere divulgato e proposto tramite internet, in qualità di medico esperto di fitoterapia, una cura non legittimata dalla scienza definita 'chemioterapia naturale', che secondo Sauro sarebbe in grado di 'curare e addirittura prevenire le malattie oncologiche in modo completamente naturale, senza fare ricorso alla chemioterapia tradizionale'. La tesi della commissione che ha aperto il provvedimento è che il medico abbia violato l'articolo 15 del codice deontologico, cercando di allontanare i pazienti da terapie ritenute testate ed efficaci, cercando di indirizzarli verso trattamenti non convenzionali.

Sauro è accusato inoltre di aver suggerito terapie farmacologiche senza rispettare le indicazioni terapeutiche e con dosaggi superiori a quelli stabiliti dall'Agenzia del Farmaco.

Non si è fatta attendere la reazione dei sostenitori del medico, che appresa la notizia hanno immediatamente creato una petizione sul noto portale Change, chiedendo di fermare la procedura di radiazione.

L'iniziativa nel giro di poche ore ha superato le mille firme, e sono in costante aumento.

Partono le indagini sui medici anti-vax

Anche se fino ad oggi non è stato aperto nessun provvedimento, il presidente dell'Ordine dei medici di Padova, dottor Paolo Simioni, ha reso noto che il consesso che presiede sta indagando sulla condotta di alcuni medici segnalati come anti vaccinisti.

Negli ultimi anni il numero dei medici ostili alle vaccinazioni è cresciuto, provocando un considerevole calo della copertura vaccinale. Per incentivare la categoria a sottoporre i propri pazienti alle vaccinazioni alcuni anni fa furono elargiti dei premi in denaro ai medici che vaccinavano di più, ma la misura non sembra aver sortito i risultati sperati, e le autorità sanitarie di concerto con il governo sembrano intenzionate a scoraggiare i dottori 'anti vax' o che comunque vanno contro i protocolli convenzionali a suon di sanzioni.