Elena Majoni, la violinista ex moglie di Gabriele Muccino, è da diverso tempo che rilascia dichiarazioni pubbliche in cui accusa l'ex coniuge di violenza domestica. La donna, poco meno di un mese fa, ha raccontato all'Arena di Giletti la sua verità riguardo al rapporto con il famoso regista. Majoni sostiene di essere stata picchiata diverse volte: una volta sarebbe stata afferrata per la mascella e costretta a dire al marito di amarlo. Ad un altro episodio di violenza sarebbe stato presente Silvio Muccino, fratello di Gabriele.

Durante un soggiorno in Toscana il regista si sarebbe avvicinato alla moglie e le avrebbe dato uno schiaffo talmente forte da causarle la perforazione di un timpano.

La donna avrebbe sopportato le violenze durante il matrimonio ma in seguito ha deciso di lasciare il marito per il bene del figlio. L'ex coppia è stata sposata per quattro anni (dal 2002 al 2006). La violinista, in passato, ha denunciato il marito davanti alle autorità ma le denunce sono state sempre archiviate. La donna aveva inoltre chiamato a testimoniare Il cognato, Silvio Muccino. Il giovane, all'epoca della querela della Majoni, aveva testimoniato a favore del fratello. Tuttavia, recentemente, ha dichiarato pubblicamente di aver prodotto falsa testimonianza pur di proteggere Muccino senior. In seguito si è scusato con l'ex cognata, con la quale ha riallacciato i rapporti.

Gabriele Muccino querela l'ex moglie

Il regista de 'l'ultimo bacio' fino a pochi giorni fa non aveva risposto alle accuse della moglie. Aveva semplicemente fatto un commento via social dichiarando che le accuse della violinista erano dettate solamente dalla vanità della Majoni. Adesso, invece, il regista ha deciso di querelare l'ex moglie.

Gli avvocati del regista hanno detto che il loro cliente, fino ad ora, non aveva agito per vie legali contro la ex per tutelare i figli, tutti minorenni. In seguito ha cambiato idea dato che, secondo gli avvocati, sarebbe in atto da mesi una campagna diffamatoria contro il regista. Muccino, con questa querela, vuole tutelarsi come uomo e come professionista. Da querelato, quindi, diventa querelante. Come andrà a finire?