'Non ti scordar di me' è il ciclo di manifestazioni che, ormai da diversi anni, viene organizzato dall'amministrazione comunale di Erice (provincia di Trapani), in collaborazione con Libera, per ricordare Barbara Rizzo ed i figli, Giuseppe e Salvatore Asta, morti nel fallito attentato mafioso al giudice Carlo Palermo il 2 aprile del 1985. Il fulcro delle tante iniziative è, naturalmente, la commemorazione che è è svolta stamani a Pizzolungo, sul luogo della strage. Ma nell'ambito di giornate certamente molto intense e colme di appuntamenti, il sindaco Giacomo Tranchida ha voluto conferire un riconoscimento a due personaggi che, ognuno per il proprio ruolo di competenza, hanno dato un contributo nell'eterna lotta a Cosa Nostra.

Si tratta del regista ed attore palermitano Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, e del presidente nazionale di Libera, Don Luigi Ciotti, entrambi insigniti della cittadinanza onoraria.

Erice sul grande schermo

Regista ed interprete de "La mafia uccide solo d'estate", commedia drammatica del 2013 incentrata sui ricordi d'infanzia del protagonista in merito alle stragi commesse da Cosa Nostra negli anni '80 e '90, Pif ha avuto il merito di portare il caratteristico borgo medievale ericino sul grande schermo con "In guerra per amore", un'altra commedia in agrodolce girata per l'appunto ad Erice e vincitrice del David di Donatello nella categoria 'Giovani'. L'amministrazione comunale di Erice aveva deliberato la concessione della cittadinanza onoraria all'artista palermitano lo scorso dicembre, riconoscimento che gli è stato consegnato direttamente lo scorso 30 marzo nel corso di un'apposita cerimonia.

La motivazione è il suo 'impegno costante in campo artistico nella lotta alla mafia, con cui ha alimentato la forza civile del riscatto'. Ed è un impegno unanimamente riconosciuto a Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, che ad Erice è praticamente di casa soprattutto nelle circostanze che hanno portato a rievocare pagine tristi e ferite aperte, come la strage di Pizzolungo. Anche per Don Ciotti è stata deliberata la cittadinanza onoraria, nel contesto di un impegno in tal senso che, negli ultimi anni, ha sempre contraddistinto il Comune di Erice.