Due stazioni della linea blu della metropolitana, la stazione di Tekhnologichesky Institut e quella di Sennaya Ploshchad, in Russia, invase dal fumo a causa di un’esplosione che è avvenuta mentre il treno viaggiava da una stazione all'altra. Altre sette fermate evacuate e chiuse. Un terzo ordigno sarebbe stato ritrovato, inesploso, vicino a Piazza della Rivoluzione. Per il momento si contano circa una cinquantina di feriti e una decina di morti, tutti all'interno del vagone esploso.

Non si esclude la pista terroristica

Non si esclude la pista terroristica anche perché, secondo una fonte a Interfax, tutte le vittime si trovano dentro il vagone vicino al luogo dove è avvenuta l’esplosione.

Secondo il presidente Putin, che si trova a pochi chilometri dalla città per un incontro con il presidente della Bielorussa Lukashenko, non è escluso possa trattarsi di un attentato terroristico e annuncia di avviare un'inchiesta sul grave fatto avvenuto per vagliare tutte le ipotesi, visto che le cause dell'esplosione non sono ancora chiare.

Ci sarebbe stata una sola esplosione e non due

Sarebbe stata una sola esplosione, e non due, a causare la morte di decine di persone e il ferimento di una cinquantina che viaggiavano sul treno della metropolitana, mentre un secondo ordigno, e non un terzo, sarebbe stato ritrovato inesploso nei pressi di Piazza della Rivoluzione: questo smentirebbe le voci che riferivano dell'esplosione, a breve distanza l'una dall'altra, di due bombe.

Si tratterebbe inoltre, secondo il quotidiano Russia today, di un ordigno di fabbricazione improvvisata e a tutt'ora non ci sarebbero rivendicazioni né ricostruzione sui gravi fatti accaduti. Il portavoce del del pg Aleksandr Kurennoi, ha fatto sapere che i procuratori faranno il possibile per indagare sull'esplosione costata la vita a quanti viaggiavano sul treno della linea blu della metropolitana russa, per poter precisare e chiarire tutti i particolari che emergeranno su quanto accaduto affinché in futuro non si ripetano più simili tragici episodi.