Non demorde la crisi sismica che sta interessando, ormai da molte settimane, l'intera porzione occidentale della Turchia. Tante sequenze sismiche attivatesi insieme in un periodo di tempo circoscritto, non solo nell'ovest, ma anche nell'est della nazione. La prima, attivatasi il 6 Febbraio 2017 con una scossa di magnitudo 5.2 della scala Richter, colpì la costa nord-occidentale del Paese, provocando anche molti danni nei villaggi più vicini all'epicentro, come Ezine, che subì numerosi crolli. Gli edifici si sono indeboliti a poco a poco per via dei molti eventi successivi, anche di magnitudo compresa fra 5.3 e 5.4.

Le scosse più forti furono avvertite fino a Sofia, capitale della Bulgaria. Per fortuna nessuna vittima, ma tanti sfollati.

Successivamente, il 2 Marzo 2017, un'altra forte scossa fu registrata, invece, nella Turchia Centro-Orientale. Il sisma in questione, di magnitudo 5.5 della scala Richter, ebbe il suo epicentro ad appena 2 chilometri da Samsat, centro che ospita circa 9 mila abitanti. Vi furono effetti fino al VI grado della scala Mercalli in diverse zone del villaggio. Inoltre il Terremoto fu enormemente risentito ad Adiyaman, città ove risiedono più di 220 mila persone. Anche in questo caso non furono riportate vittime nei registri ufficiali.

Il 2 Aprile, una scossa di minor entità, di magnitudo 4,3 della scala Richter, è stata registrata ad appena 12 chilometri da Manisa ed è stata particolarmente risentita ad Izmir, metropoli che conta 2,5 milioni di abitanti.

Il 13 Aprile, un altro evento di magnitudo 4.8 colpì la porzione sudoccidentale della Turchia, nei pressi di Mugla, senza provocare danni.

Il 19 Aprile, un sisma di magnitudo 4.0 provocò nuovamente apprensione nella popolazione di Manisa e Izmir.

Oggi, 21 Aprile 2017, alle 15,09 (ora italiana), una prima scossa di magnitudo 5.0 (dati EMSC) è stata registrata nella zona montagnosa della Turchia Centro-Occidentale, fra Selendi, piccolo villaggio, e Usak, città che ospita 150 mila abitanti.

L'ipocentro è stato calcolato ad appena 6 chilometri di profondità ed è stato nettamente avvertito dalla popolazione locale. Pochi minuti dopo, precisamente alle 16,12 (ora italiana), un altro forte terremoto di magnitudo 5.0 ha colpito diversi chilometri più ad ovest, ad appena 48 chilometri da Izmir, dove la scossa è stata ampiamente risentita e ha provocato apprensione e panico fra la popolazione.

La Turchia è un territorio estremamente pericoloso dal punto di vista sismico. Il 10 Luglio 1688, una violenta scossa di magnitudo 7.0 colpì la città di Smirne, sulla costa occidentale della Turchia, provocando effetti fino al X grado della scala Mercalli e causando almeno 16 mila morti.