Delle 10 Ong che operano nel Mediterraneo con compiti di ricerca e salvataggio dei barconi carichi di migranti, sono 6 quelle sospettate di collusione con i trafficanti dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro. Si tratta di 5 tedesche (Sea-watch, Sea-eye, Life boat, Jugend Rettet, Sos Méditerranée) e una spagnola (Proactiva Open Arms). A fare questa clamorosa dichiarazione è stata, con un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano, la parlamentare europea, eletta nelle liste di Sinistra unitaria europea e verde nordica, Barbara Spinelli. La Spinella rivela di aver incontrato il magistrato più conteso d’Italia il 19 aprile scorso a Catania.

L’occasione era quella che la stessa figlia di Altiero Spinelli definisce una “missione di ricognizione della politica sui migranti”, compiuta dalla Commissione parlamentare per le Libertà civili, avvenuta tra Roma e, appunto, la Sicilia.

Il colloquio tra Zuccaro e la Spinelli

La Spinelli riferisce di aver posto una “specifica domanda” a Zuccaro circa l’attività sospetta di alcune organizzazioni umanitarie. E il procuratore di Catania le avrebbe confermato le preoccupazioni già espresse il 22 marzo scorso durante un’audizione alla Camera dei Deputati (guarda il video qui sotto). Inoltre, lo stesso Zuccaro, come detto, le avrebbe riferito i nomi delle 6 ong su cui sono puntati i fari non solo delle procura etnea, ma anche di altri Palazzi di Giustizia siciliani.

Escluse dai sospetti di accordi con gli scafisti libici per andare a prendere i migranti persino all’interno delle acque territoriali di Tripoli le due Ong più conosciute: Save the children e Medici senza frontiere.

Dopo una lunga analisi, dove la figlia di uno dei padri dell’Europa Unita esprime la sua opinione sulla questione migranti, la Spinelli chiude il suo articolo dando ragione a Zuccaro su due punti, ma non senza un fine polemico.

Il procuratore di Catania, secondo lei, fa bene ad affermare che le Ong riempiono il vuoto lasciato dalle istituzioni europee e a dare la responsabilità alla politica, e non alle preture, di questa situazione drammatica e incresciosa. Ma, si domanda, perché Zuccaro non dice anche cosa si dovrebbe fare per sostituirsi alle carenze della politica?

Perché si limita solo a screditare “non solo alcune piccole Ong che vivono di donazioni private, ma anche la Guardia costiera italiana che agisce coordinandosi con loro?”.

Insomma, a detta della Spinelli, Zuccaro dovrebbe leggersi il romanzo di Joseph Conrad Lord Jim per imparare che “consegnare le persone al naufragio è una scelta che macchia”. Chiusura dedicata al M5S, invitato dalla scrittrice ad “usare un altro vocabolario”, perché la definizione ‘taxi dei migranti’ usata da Luigi Di Maio è “fuori luogo e sbadata”.