Gibilterra, rocca affacciata sull'Oceano Atlantico che anticamente segnava il confine tra mondo conosciuto e terre inesplorate, è oggi al centro del dibattito politico sia in Spagna che nel Regno Unito per capire quale sarà il suo status una volta che la Brexit sarà effettiva.

Il governo di Madrid rivendica il diritto di avere l'ultima parola su cosa succederà a questa suggestiva rocca perché si tratta comunque di un pezzo del territorio spagnolo, mentre il Regno Unito pensa che quella spagnola sia una indebita ingerenza negli affari interni britannici.

Lo status attuale di Gibilterra

La rocca di Gibilterra, pur essendo in territorio spagnolo, è a tutti gli effetti una parte della Gran Bretagna perché fa parte del Regno di Sua Maestà britannica dal lontano 1713 e nel tempo gli usi e i costumi dei suoi abitanti sono diventati tipicamente britannici.

Oggi la piccola rocca britannica gode di un regime fiscale molto privilegiato che attira risparmiatori ed investitori in cerca di una minore imposizione fiscale; la Spagna da sempre è contraria a questo piccolo paradiso fiscale proprio sul suo territorio, mentre la Gran Bretagna lo tollera e in alcuni casi o incentiva.

Le basi militari

A Gibilterra ci sono alcune importantissime basi navali britanniche che la Royal Navy usa come avamposti per molte delle operazioni internazionali in cui è coinvolta e che ospitano anche alcune importanti esercitazioni dell'Alleanza Atlantica per operazioni anti terrorismo.

Evidentemente Londra non vuole perdere queste basi che gli consentiranno di mantenere una certa influenza sul continente europeo anche quando la Brexit sarà effettiva e di porsi anche come potenza militare in grado di guidare le operazioni contro il terrorismo nelle zone di guerra di Siria e Iraq. Non bisogna dimenticare che queste basi servono anche per gli approvvigionamenti e la manutenzione delle navi britanniche impegnate all'estero.

Gibilterra come le Falkland

Gibilterra è considerata dai britannici come parte integrante del loro territorio, anche se lontana, e non sono disposti ad accettare che la rocca passi sotto la sovranità di Madrid una volta che la Brexit sarà compiuta; per il Regno Unito questo piccolo avamposto sull'Oceano è e sarà sempre britannico.

L'ex Primo Ministro britannico Michael Howard si è spinto a paragonare Gibilterra alle isole Falkland che 35 anni fa vennero invase dall'Argentina ma furono prontamente riconquistate dai britannici: " 35 anni fa, un’altra donna Premier mandò una task force per difendere la libertà di un altro piccolo gruppo di isole abitate da britannici per difenderle da un paese di lingua spagnola; sono assolutamente certo che l’attuale Signora primo ministro mostrerà la stessa determinazione per difendere Gibilterra".

La questione di Gibilterra che oppone la Gran Bretagna alla Spagna da quel lontanissimo 1713 evidentemente non è ancora conclusa e sia Madrid che Londra non sono disposte a smettere di contendersi reciprocamente quel piccolo lembo di terra tanto importante a livello strategico.