Dopo la chiusura dell'Aeroporto Pitagora di Crotone e la sopravvivenza a stento dell'Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria, il traffico aereo è ormai da mesi dislocato presso l'Aeroporto Internazionale di lamezia terme. Stamane la quiete dello scalo è stata scossa da una operazione che è stata condotta nella cittadina calabrese dagli agenti della Guardia di Finanza coadiuvati dagli agenti di Polizia della Frontiera dislocati attorno alla struttura. Una operazione che rappresenta un vero e proprio terremoto in sede alla società SaCal che gestisce lo scalo internazionale.

L'operazione denominata “Eumenidi" è stata condotta a seguito di diverse irregolarità emerse durante il corso di alcune indagini condotte dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme diretta da Salvatore Curcio.

Fermi e sequestri

Al termine della tempestiva operazione sono stati fermati i dirigenti del gruppo SaCal: sottoposti agli arresti domiciliari il Presidente della società, Massimo Colosimo, il Dirigente Generale Pierluigi Mancuso e il Direttore Generale e responsabile dell'Ufficio Legale, Ester Michienzi. Richieste dallo stesso Gip delle misure interdettive per ben dodici membri del Consiglio di Amministrazione della società che gestisce lo scalo aeroportuale. Medesima misura richiesta anche nei confronti dei pubblici ufficiali che svolgono presso la struttura il pubblico servizio e risultano essere a loro volta legati alla gestione della SaCal.

Decine di perquisizioni sono poi state condotte nei confronti di altre decine di persone.

I reati contestati

I reati contestati secondo le prime informazioni vanno dalla corruzione al peculato passando per il falso in bilancio fino all'abuso di ufficio. Coinvolti anche dirigenti pubblici e membri dell'imprenditoria locale vicini ai vertici societari.

È stata programmata nella tarda mattinata di martedi 11 aprile una conferenza stampa durante il corso della quale le forze dell'ordine provvederanno a comunicare agli organi di stampa tutti i dettagli dell'operazione condotta, mentre su altri sembra essere massimo il riserbo in attesa di sviluppi che potrebbero emergere nei prossimi giorni.

Una serie di fermi e di sequestri che portano a riconsiderare la futura esistenza della società Sacal e mettono un punto di domanda attorno a quello che sarà il futuro prossimo dello scalo aeroportuale di Lamezia Terme.