Dopo una lite furibonda con la compagna, all'arrivo in casa della Polizia ha usato la figlia minorenne per farsi scudo ed evitare di essere bloccato ed identificato dagli agenti. I fatti risalgono alla scorsa notte, quando D.F., ventunenne albanese, è stato arrestato nella città di L'Aquila dalla squadra volante con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

La ricostruzione della Questura di L’Aquila

Serata e notte all'insegna della paura nel capoluogo della regione Abruzzo per una giovane madre e la sua bambina. È stata la mamma della piccola a chiedere aiuto ed allertare la sala operativa della questura aquilana: secondo quanto riportato dai militari intervenuti, alle ore 23:45 di ieri, martedì 18 aprile 2017, la donna ha richiesto con urgenza l'arrivo della Polizia a seguito di un’accesa discussione, nel corso della quale era stata più volte minacciata dal convivente, temendo per la propria sicurezza e soprattutto per quella della piccola, avuta da poco con l’uomo.

I due equipaggi della volante giunti nell’abitazione della coppia hanno tentato in vari modi di sedare gli animi, senza però riuscirvi a causa dell’atteggiamento nervoso, aggressivo e violento dell’uomo, trovato tra l’altro in evidente stato di ubriachezza.

La colluttazione

Non sono bastati i ripetuti tentativi degli agenti volti a riportare la quiete. Anzi, alla richiesta di esibire e consegnare i documenti, lo straniero, usando la piccola come scudo umano, ha iniziato a provocare e minacciare in malo modo gli operatori, che dopo un lungo e faticoso dialogo sono riusciti a togliere la bambina dalle braccia del padre e a riconsegnarla nelle mani della madre spaventata, tutelandone in tal modo l’incolumità fisica.

Subito dopo, però, il giovane albanese ha deciso di proseguire la sua folle ribellione alle richieste degli agenti e di scagliarsi violentemente contro di loro con calci e pugni, dando vita ad una vera e propria colluttazione nel corso della quale due poliziotti sono rimasti feriti, fortunatamente in modo lieve.

L’arresto per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate

D.F., dopo essere stato bloccato definitivamente dagli agenti, è stato trasportato presso gli uffici preposti della Questura e successivamente arrestato per i due reati sopra citati su disposizione del magistrato di turno competente, dr. David Mancini.