Quattro terribili casi in pochi giorni. Gli ultimi due sono quello di una mamma di due bimbi suicida in diretta Facebook con un fucile e di un uomo che allo stesso modo, dopo aver attivato la funzione Facebook Live Video, si è sparato alla testa. Giusto qualche giorno prima in Thailandia un uomo, ancora utilizzando la diretta, ha impiccato la figlia e poi si è ucciso, e a Cleveland un uomo ha pubblicato il video di un omicidio appena compiuto. Dopo questi episodi Facebook è sotto accusa: i video sono stati visti da migliaia di persone, sono trascorse troppe ore prima che venissero rimossi dalla piattaforma.

La mamma suicida con un fucile su Facebook

Ha scritto un ultimo post su Facebook, 'I'm sorry', mi dispiace, Colleen Ferreri, giovane mamma del Maryland, Usa, che ha voluto mostrare il suo suicidio sul social ad amici ed estranei. Nel video live della durata di 10 minuti, la mamma parla con un agente che è dietro la porta e cerca di salvarla, ma lei non ne vuole sapere, minaccia anche lui e gli intima di portare fuori di casa uno dei suoi due bambini. Poi riceve la telefonata di suo padre, ma non la smuove: papà ti amo, ma devo andare, gli dice.

L'agente le chiede di posare l'arma e invece se la punta addosso e si spara. Il video rimosso da Facebook, ancora circola su alcuni siti web. Più inquietante del suicidio, la reazione degli utenti che hanno iniziato a 'trollare' amici e familiari con immagini e post della mamma suicida, aggiungendo al dramma gli insulti.

Morte in diretta dopo la fine della storia d'amore

James M. Jeffrey di 49 anni dell'Alabama si è sparato alla testa in diretta con un fucile dopo la fine di una relazione. Ad avvisare le autorità sono stati proprio gli utenti del social network: almeno mille persone hanno visto in diretta l'uomo che si puntava un fucile. Nel frattempo l'ex compagna aveva chiamato la polizia perché non rispondeva a telefono e temeva potesse fare un gesto estremo.

Sono trascorse ore prima che il video venisse rimosso.

Thailandia, omicidio suicidio di un padre

Appena qualche giorno fa in Thailandia un padre ha impiccato la figlia di 11 mesi e si è poi tolto la vita per la paranoia che la moglie, che ha scoperto l'accaduto proprio via Facebook, lo lasciasse. Anche in questo caso tempi lunghissimi prima di rimuovere i due video visti nel frattempo da oltre 100 mila persone, rimasti in bacheca quasi 24 ore e nel frattempo 'rimbalzati' su Youtube.

Ma la piattaforma sostiene di averli rimossi dopo 15 minuti.

Il pensionato ucciso in strada

In questo caso, un uomo di nome Steve Stephens ha registrato il video con il suo telefono e lo ha caricato su Facebook, non ha usato la funzione live. Le immagini mostrano l'omicidio di Robert Godwin, un pensionato che Stephens ha ucciso per strada a Cleveland, Ohio, prima di suicidarsi. Il folle gesto dopo essere stato lasciato.

Facebook, una questione aperta

Dopo questi suicidi, molti ritengono che la funzione della diretta sia da eliminare. Ma nel caso di Stephens le immagini dell'omicidio erano registrate: il problema quindi è quello della gestione dei contenuti violenti e della loro rimozione dalle bacheche in tempi rapidi.

Il network sottoposto a critiche corre ai ripari. Non c'è spazio per contenuti di questo tipo su Facebook è stato il commento ufficiale. Justin Osofsky, vicepresidente del social per le operazioni globali, si è impegnato a rivedere le regole sui video, ha detto di voler dare assoluta priorità alle segnalazioni che riguardano problemi di sicurezza e di stare lavorando per accelerare i tempi. Anche Mark Zuckerberg ha confermato che c'è molto lavoro da fare per la 'sicurezza' della comunità virtuale.