Tra i cavalli di battaglia della campagna elettorale di Trump c'era la promessa della costruzione di un Muro sul confine con il messico. Molte delle uscite di Trump si sono rivelate solo propaganda -come le opinioni del presidente sull'utilità della NATO, che ora vede come necessaria, ma che in campagna elettorale riteneva obsoleta.

E probabilmente così si dimostrerà anche questa promessa: l'Associated Press riporta infatti che Trump ha fatto un passo indietro sulla questione muro, rinunciando a chiedere un pagamento anticipato nella legge a cui sta lavorando il Congresso per evitare lo 'shutdown' del governo federale.

Garantisce però che alla fine il Messico pagherà per la sua costruzione, che dovrebbe costare sui 22 miliardi di dollari.

Rimandati i finanziamenti per il muro

A quanto pare, l'inquilino della Casa Bianca è disposto a rimandare i finanziamenti per il muro fino a settembre prossimo: così ha detto Trump a una riunione di circa 20 reporter lunedì sera, secondo quanto affermato da due dei presenti.

"È un bene per il paese che il presidente Trump abbia rimosso dal tavolo delle trattative il progetto del muro" ha detto il leader di minoranza e senatore Chuck Schumer lunedì. "Ora i negoziatori bicamerali e bipartitici potranno continuare a lavorare sulle questioni in sospeso".

In un discorso tenuto al senato, Schumer ha demolito l'idea del muro, suggerendo invece che una combinazione tra tecnologia e forze dell'ordine, incluso l'utilizzo di droni, produrrebbe "un risultato migliore nel rendere sicuri i confini".

Il muro è l'argomento più pressante che devono affrontare i legislatori in vista della scadenza del prossimo fine settimana in cui si dovranno assicurare al governo le risorse necessarie per evitare la paralisi. Il Congresso deve approvare un bilancio di mille miliardi di dollari per pagare le agenzie governative, oppure sabato si avrà un arresto parziale del governo, in concomitanza con il 100° giorno di governo di Trump.

Assistenza sanitaria e genere femminile

La costruzione del muro è solo uno dei temi scottanti e controversi della politica di Trump. Solo il mese scorso, il presidente Trump e il portavoce della Casa Bianca Paul Ryan si sono visti costretti a ritirare la proposta di riforma sanitaria che avrebbe rimpiazzato l'Obamacare ancor prima del voto dei senatori.

Con i democratici che fanno fronte comune in opposizione alla riforma, rimane da vedere se la proposta di legge, in fase di revisione, riuscirà ad attrarre il supporto necessario. Su Twitter, Trump ha scritto: "Se la nostra riforma della Sanità pubblica sarà approvato, vedrete una vera assistenza sanitaria. L'Obamacare è in una spirale di morte!"

Sempre su Twitter, il presidente insiste che mai come ora un muro che copra interamente il confine del Messico sia necessario: "Il muro è uno strumento molto importante per fermare il traffico di droga che si riversa nel nostro paese e avvelena i nostri giovani (e molti altri!) Se il muro non verrà costruito, cosa che invece avverrà, il problema della droga non sarà mai risolto come dovrebbe!"

Nel frattempo, Ivanka Trump, figlia del presidente, si trova in Germania per il W20 di Berlino, il vertice sulla donne del G20.

La First Daughter -che è consulente del presidente degli Usa e imprenditrice- difende il padre in una discussione sulla imprenditoria femminile: "Dalla mia esperienza privata so quanto sia positivo l'atteggiamento di mio padre con le donne". Un sonoro disappunto si è levato nella sala quando la donna ha affermato che suo padre è "un campione del supporto alle famiglie, e permette loro di prosperare".

Trump è stato più volte criticato in campagna elettorale per il suo atteggiamento nei confronti delle donne, specialmente dopo la pubblicazione di una registrazione in cui l'attuale presidente faceva osservazioni oscene sul genere femminile.