L’incontro tra i rappresentanti della società McArthurGlen, proprietaria della struttura che ospita l’outlet di serravalle Scrivia in provincia di Alessandria, e quelli dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, non è servito ad evitare la conferma del secondo giorno di sciopero, a Pasqua, dopo quello già indetto per oggi, 15 aprile. Le sigle sindacali, a cui sono iscritti solo una piccola parte degli oltre 2000 lavoratori dell’outlet, denunciano orari di lavoro massacranti, contratti di importo modesto e spesso part-time, rapporti di lavoro basati sulla precarietà estrema, turni nei giorni festivi non sempre pagati in modo adeguato e liberalizzazione selvaggia degli orari”.

E poi, la multinazionale ha deciso arbitrariamente per l’apertura del centro commerciale di Serravalle anche nei giorni di Pasqua e Santo Stefano. È la prima volta che accade dal 2000, anno di apertura. Adesso, di giorni di chiusura annuali ne sono rimasti solo due: Natale e Capodanno.

Sindacati contro McArthurGlen, video

Certo, lo sciopero di sabato, il primo nella storia dell’outlet, ha funzionato solo in parte, nonostante le due rotonde stradali di accesso allo shopping bloccate da centinaia di persone (guarda il video qui sotto). La struttura è rimasta aperta, così come la maggior parte degli esercizi commerciali all’interno, i quali, c’è da dire, sono direttamente responsabili delle condizioni contrattuali dei propri dipendenti, anche se dentro l’outlet della McArthurGlen.

Quella di Pasqua, dunque, si preannuncia come una sorta di scommessa. Ma quantomeno sarà utile come cartina di tornasole mediatica del deterioramento delle condizioni contrattuali di lavoro nell’Italia del Jobs Act e dell’austerità imposta dalla Unione Europea da quel di Bruxelles.

Botta e risposta tra Alessio Ferraris, segretario regionale della Cisl, che parla di “assenza di contrattazione e chiamate al lavoro senza preavviso”, e Daniela Bricola, direttrice dell’outlet di Serravalle, che vanta “ricadute occupazionali importanti” e invita a “cogliere tutte le opportunità”.

Ovvero, restare aperti il più tempo possibile per aumentare in qualsiasi modo clienti e introiti, anche a scapito dei diritti fondamentali dei lavoratori. Secondo la Bricola solo un paio di negozi dovrebbero tenere abbassate le saracinesche a Pasqua.

Cristina Bargero (Pd): ‘Vicini ai lavoratori’

E la politica che ne pensa? La prima a dire la sua sulla questione è stata Cristina Bargero, deputata Pd vicina ad Andrea Orlando.

La parlamentare Dem, che ha partecipato alla manifestazione di Serravalle, spiega in una nota che la politica dovrebbe essere vicina ai lavoratori “non solo per l'apertura durante Pasqua, per cui il disegno di legge sulla regolamentazione delle aperture dei grandi centri commerciali approvato alla Camera deve ora trovare un rapido iter di approvazione in senato, ma riguardo al tema delle tipologie di contratto applicate che vedono spesso messi in discussione i diritti fondamentali dei lavoratori”. L’orlandiana invita ad aprire un dialogo tra proprietà e sindacati che, però, come si è visto, non ha portato grandi risultati.