Un Donald Trump a letto circondato da volumi dal titolo non proprio rassicuranti, quali 'Il piccolo libro delle grandi Bombe': la 28 esima stagione dei Simpson, la popolare sitcom animata statunitense ideata nel 1987 dal fumettista Matt Groening, si apre con la parodia di Trump in occasione dei suoi primi 100 giorni di mandato presidenziale. E i risultati, a guardare la condizione dei Simpson, non sono buoni: tutta la famiglia è finita sotto psicofarmaci per sopravvivere alla politica di governo di 'The Donald'.

Donald Trump riflette sui risultati dei suoi primi cento giorni

Il titolo della gag è pacato e moderato, il contenuto dello sketch assai meno. I simpson che già 16 anni fa avevano predetto che Trump si sarebbe insediato alla Casa Bianca, tornano a prenderlo di mira e a 'castigarlo' in occasione dei primi cento giorni di mandato presidenziale.

Nel cartone in una notte buia e tempestosa che assedia la White House, Trump è rappresentato con tutti gli stereotipi che lo riguardano: ha un cane toupè in testa; l'onnipresente smartphone da cui controlla i profili social; sdraiato a letto è circondato da libri su bombem o su come vivere in Florida con 10 milioni di dollari al giorno, o su come uccidere una cosa buona.

Un Donald pensieroso deve fare un bilancio dei suoi primi cento giorni da presidente e perciò spunta un fascicolo che mostra i suoi grandi risultati raggiunti: aver ridotto il suo 'handicap' nel gioco del golf e aumentato il numero di follower su Twitter.

Un assistente gli fa sapere che deve leggere la nuova proposta di legge per diminuire le tasse ai repubblicani, ma 'The Donald' è seccato all'idea di doverlo fare e propone che sia la tv amica Fox news a pensarci al posto suo.

La satira colpisce tutta l'amministrazione Trump

Nessuno sfugge al caustico dileggio del cartone. Il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, si è impiccato. Il suo posto dovrebbe andare all'altra consigliera, la bionda e 'pasticciona' Kellyanne Conway che però se la dà a gambe. Nei corridoi della Casa Bianca, il consigliere speciale Steve Bannon e il genero di Trump, Jared Kushner, litigano selvaggiamente fino a mettersi le mani al collo.

Nel frattempo Trump apprende dalla tv che la figlia prediletta Ivanka Trump è diventata giudice della Corte Suprema prendendo il posto di Ruth Bader Ginsburg. Con movenze da modella, come se stesse facendo una sfilata, approfitta dell'occasione per pubblicizzare la sua nuova linea di gioielli.

A queste scene assistono sull'eterno divano, Homer e una preoccupatissima Marge perché in neanche 4 mesi di amministrazione Trump, la famiglia ha finito le scorte di Prozac, psicofarmaci che sarebbero dovuti durare 4 anni, tanti sono quelli della presidenza. Homer sempre con la birra alla mano, cerca laconicamente di consolare sua moglie invitandola a dare fiducia al presidente: in fondo ha appena iniziato ed ha solo 70 anni.

In tutto questo nonno Simpson è prelevato da due agenti speciali perché si scopre essere un immigrato clandestino che sta per essere rispedito da dove viene, qualunque luogo sia, in base a nuove leggi sull'immigrazione.

Una voce fuori campo annuncia che siamo solo al 6,8% della presidenza Trump. E infine dice: lo sketch è stato sponsorizzato dalla campagna per eleggere chiunuqe ma nonTrump nel 2020.