Un uomo di 43 anni, abitante in provincia di Napoli, ha tentato di uccidersi insieme a suo figlio, nella propria auto, mediante il gas di una bombola. Il bambino, che ha 8 anni, fortunatamente è riuscito a salvarsi mentre per il padre non c'è stato niente da fare: infatti è stato rinvenuto cadavere, nell'abitacolo della propria vettura, in una località vicino Volterra, in provincia di Pisa. L'uomo aveva organizzato l'omicidio/suicidio sabato scorso quando, dopo essere andato a prendere il figlio all'uscita della scuola elementare che il piccolo frequenta, in provincia di Napoli, non lo aveva più riconsegnato alla madre, come pattuito, in serata.

Padre e figlio non si erano più fatti vivi per cui la donna aveva dato l'allarme, denunciando la scomparsa del minore, alle forze dell'ordine della provincia napoletana che si sono subito attivate nella ricerca.

Il bambino è riuscito a salvarsi

Fortunatamente, il bambino si è salvato in quanto sarebbe riuscito ad aprire la portiera dell'auto, malgrado fosse già satura di gas, e ad allontanarsi. Il padre, invece, non ce l'ha fatta e ha trovato la morte. Un bambino coraggioso che è riuscito, nonostante la giovane età, a scappare dal padre e a dare l'allarme alle persone di un'abitazione nei pressi del parcheggio. Adesso, anche se sicuramente provato dall'esperienza, sembra stia abbastanza bene ed è tornato dalla madre.

In una lettera la spiegazione del tragico gesto

All'origine del grave gesto, secondo la dichiarazione espressa in una lettera trovata dentro l'auto dagli inquirenti, c'è il rifiuto da parte dell'uomo dell'esclusivo affidamento del figlio alla madre. I carabinieri hanno, così, ricostruito i fatti sulla base di questa lettera, in cui il suicida dichiarava l'intenzione di uccidersi insieme al proprio bambino, e ritrovata, appunto, all'interno dell'auto.

L'uomo, in preda alla depressione per non poter avere l'affido congiunto del bambino dopo essersi separato dalla moglie nel 2012, aveva pianificato tutto per poter mettere fine alla propria esistenza portandosi via, per sempre, il figlio, ingiustamente, secondo la propria opinione, affidato in esclusiva alla mamma. Dopo aver prelevato il bambino a scuola, dunque, è partito verso la Toscana e dopo aver viaggiato per tutta la notte si è fermato, in mattinata, a Montecatini Val di Cecina dove ha parcheggiato non lontano dal centro del paese.

Nel parcheggio ha messo in atto il suo tragico gesto aprendo la bombola del gas che aveva acquistato per riempire l'abitacolo e uccidersi insieme al figlio. Fortunatamente per il bambino, che è riuscito a salvarsi, il piano è riuscito a metà. Purtroppo, casi del genere continuano ad accadere: bambini in preda alla follia dei genitori che li usano per vendicarsi dell'ex consorte e per rivendicare una paternità in maniera distorta.