Sarebbero almeno due le forti esplosioni che ha colpito la stazione della metropolitana di San Pietroburgo, città con circa 5 milioni di abitanti a nord della Russia alcuni minuti fa. Secondo i primi dati resi noti dall'agenzia Tass, ci sarebbero almeno dieci morti all'interno di un vagone e una cinquantina di feriti tra cui alcuni bambini. Inizialmente si era parlato solo di un'esplosione nelle stazioni di Sennaya Ploshchard e Sadavaya, ma dopo alcuni minuti è stata emanata la notizia di un'altro boato in un vagone della stazione metropolitana di Tekhnologicheskiy Intstitut.

Ma il numero delle esplosioni non è ancora stato definito del tutto, infatti secondo l'agenzia Tass si parla di una sola a Sennaya Ploshchard mentre secondo un'altra fonte, Ria Novosti, sarebbero due. In ogni caso la linea interessata è quella blu e per il momento non sono state rese note le cause.

L'ordigno era nascosto in un vagone

Per l'agenzia Interfax, le esplosioni sono state provocate da un ordigno nascosto accuratamente in uno dei vagoni treno della metropolitana della città di San Pietroburgo. Secondo Interfax, il congegno conteneva circa 200-300 grammi di tritolo mentre per l'emittente televisiva Rossia 24 l'ordigno conteneva solamente delle schegge. I passeggeri presenti sul posto hanno pubblicato sui vari social network una serie di foto e video amatoriali dove mostravano del fumo all'interno della metropolitana della linea blu e un vagone completamente danneggiato.

Intanto sono state chiuse sette stazioni. Sul posto sono arrivate diverse autoambulanze per dare i primi soccorsi ai feriti.

Oggi, lunedì 3 aprile 2017 il Presidente russo Vladimir Putin si trova nella città di San Pietroburgo per partecipare ad un forum sui media. Secondo le testimonianze, l'esplosioni sono avvenute circa un quarto d'ora prima dell'intervento del capo di Stato al convegno.

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