Sui social network furoreggia lo spettacolo raggelante dell’esplosione in Afghanistan della Moab, termine tecnico da cui nasce il soprannome di ‘Mother of all bombs’. Il video, facilmente rintracciabile su Youtube, testimonia la potenza devastante della superbomba che Donald Trump ha deciso di sganciare sulla testa dei presunti militanti dell’Isis. Nella zona della provincia afghana di Nangarhar, infatti, fino a due anni fa erano presenti mujahedeen talebani o membri di al Qaeda al soldo di Osama bin Laden. Da quando ha fatto irruzione sulla scena il sedicente califfo al Baghdadi, però, gli aspri territori montagnosi al confine tra Pakistan e Afghanistan si sono magicamente trasformati in zona franca per i tagliagole telecomandati da Raqqa (?).

In questo senso, ovvero di una confusione di ruoli in una regione del mondo dove non si capisce più chi siano i buoni e chi i cattivi, va la denuncia postata ieri, 13 aprile, su Twitter da Edward Snowden. Secondo l’ex tecnico della Cia - noto per aver reso pubblici migliaia di documenti considerati top secret, ricercato dalla Nsa e per questo riparato in Russia - i tunnel di quelli che chiama “mujahedeen”, e non terroristi, sarebbero stati costruiti dalla Cia nel 1980 in funzione anti sovietica.

I tweet di Snowden

“È una rete di tunnel dei mujahedeen quella che stiamo bombardando in Afghanistan? - si domanda Edward Snowden, dandosi però una immediata risposta - Noi la abbiamo pagata”. Il tweet del ‘traditore’ più ricercato d’America dopo Julian Assange arriva nel pomeriggio di giovedì 13 aprile, ora italiana.

L’ex collaboratore della Cia allega al suo cinguettio anche il link di un’inchiesta condotta dal New York Times nel 2005, dalla quale emerge che “la prima volta che bin Laden ha visto le grotte di Tora Bora era ancora un giovane mujahedeen” che combatteva contro gli invasori dell’Urss.

Come figlio di un ricchissimo costruttore, fu anche incaricato di eseguire alcuni lavori. Era il 1980 e i servizi segreti a stelle e strisce finanziavano la jihad. Dunque, i tunnel bombardati dalla superbomba di Trump non erano stati conquistati dai combattenti islamici, ma costruiti appositamente per loro.

In un tweet precedente, Snowden aveva rivelato che la superbomba appena sganciata era stata acquistata nel 2011, insieme ad altre 20 testate simili, al prezzo di 314 milioni di dollari.

Anche in questo caso la fonte citata è autorevole: il Los Angeles Times. Il quotidiano californiano aveva raccontato che il Moab è più pesante di 5 tonnellate rispetto a qualsiasi altra bomba ed è stata costruita allo scopo di polverizzare obiettivi sotterranei.