Le proteste contro il Tap sono insensate, secondo l'opinione di Francesco Cancellato direttore del giornale online Linkiesta, il quale in un articolo spiega perché le proteste contro il gasdotto, che interrompe la dipendenza economica dell'Europa dalla Russia, sono del tutto ingiustificate e fuori luogo.

In Italia, le uniche proteste contro la realizzazione dell'opera

Cancellato pone l'accento sul fatto che solo 8 chilometri sugli 878 totali dell'opera attraverseranno l'Italia a decine di metri sottoterra; le uniche proteste sono in Italia e non in Grecia e in Albania, che sono gli altri Paesi attraversati dal gasdotto; le motivazioni dei manifestanti sono deboli dal momento che essi sostengono che il gasdotto rovina il tratto di spiaggia di San Foca; inoltre, la retorica sull'espianto degli ulivi è fuori luogo, dal momento che, argomenta Cancellato, si tratta di un espianto temporaneo, perché saranno poi ripiantati dov’erano prima, a lavori ultimati.

Il direttore de Linkiesta sottolinea anche lo strano ruolo di Michele Emiliano, il quale, pur essendo un ex magistrato, continua a guidare le proteste ignorando le sentenze che danno ragione ai sostenitori del gasdotto; inoltre, lo stesso Emiliano qualche mese fa ha sostenuto la necessità di decarbonizzare l'Ilva, risultato che si può ottenere solo attraverso il gas naturale dal momento che lui stesso ebbe modo di sostenere che è opportuno approfittare dell'arrivo del gasdotto Tap.

I benefici economici per il territorio

Cancellato sottolinea pure la circostanza che è strano vedere tra i manifestanti il sindaco di Melendugno nonostante che, grazie al gasdotto, questo comune avrà un introito di tre milioni di euro per tutta la durata dei lavori; inoltre, le amministrazioni locali incasseranno 500 mila euro l'anno sotto forma di imposte, per un totale di diciotto milioni essenziali per migliorare il livello delle infrastrutture fisiche e digitali del territorio di Melendugno per renderlo più appetibile da un punto di vista turistico.