Il 10 Maggio è prevista l'apertura stagionale dello stabilimento balneare collegato alla blasonatissima discoteca ristorante Twiga, di proprietà di Flavio Briatore e di Daniela Santanché. Il Beach club di di Marina di Pietrasanta è ormai un consolidato simbolo di moda e di lusso, e affittare un lussuoso gazebo stile tenda sahariana con i lettini sulla spiaggia ha dei costi superiori a quanto un lavoratore medio guadagna in un anno di lavoro. Trascorrere una giornata nello stabilimento costa fino a 400 euro per un gruppo di sette persone, mentre per aggiudicarsi un posto per l'intera stagione ci vogliono 16mila euro.

Ed essere disposti a sborsare tale cifra non garantisce di riuscire ad assicurarsi un posto, poiché nonostante le tariffe non proprio popolari per contendersi le eleganti tende c'è la fila.

Locale simbolo del lusso

La discoteca ed il ristorante di Briatore nel periodo estivo allestiscono uno stabilimento balneare tra i più esclusivi d'Italia, tanto che per viziare i propri ospiti nel periodo estivo vengono assunti un centinaio di dipendenti, per lo più residenti in Versilia. Gli ospiti godono di numerosi servizi e optional, e persino la possibilità di affittare imbarcazioni, scooter acquatici e un elicottero. Per mangiare è possibile usufruire del ristorante, recentemente rinnovato, ma anche farsi servire le pietanze in spiaggia all'ombra della propria tenda.

I clienti più esigenti possono sottoporsi a massaggi e cure estetiche a due passi dalla battigia, sempre vigilata dagli addetti alla sicurezza del locale. E' presente la linea wi-fi sull'arenile ed il personale è sempre a disposizione per ogni esigenza.

Il Twiga attira gente facoltosa da tutto il mondo

La società dell'ex manager di Formula Uno ha recentemente investito per rinnovare il locale, e per la Versilia rappresenta una risorsa importante.

Oltre a garantire numerosi posti di lavoro e fare lavorare un discreto indotto, il Twiga attira in Versilia turisti facoltosi da tutto il mondo. Il locale è frequentato da "paperoni" provenienti da Stati Uniti, Russia, Cina, paesi del nord Europa e ovviamente italiani. Per cenare al ristorante ci vogliono in media più di settanta euro, senza considerare il vino che può fare lievitare considerevolmente il conto finale.

Il lusso non conosce crisi

In un periodo di crisi internazionale e generale come quello che stiamo attraversando da diversi anni a questa parte, con milioni di persone che sono scivolate nell'indigenza, se c'è un mercato che non conosce crisi paradossalmente è proprio quello del lusso, turismo compreso. Nel periodo 2011-2015 mentre molti compartimenti hanno visto aggravare la situazione di crisi il settore del turismo luxury ha aumentato il proprio giro d'affari del 4,5% annuo. Si parla di un mercato che attualmente vale 1.000 miliardi di euro all'anno, e che è destinato ad aumentare.