Doveva essere un'avventura d'amore, 'persi' nella natura assoluta. E' stata un'esperienza estrema fino alla perdita di una vita, causata da una scelta imprudente: fare trekking sull'Himalaya senza il supporto di una guida. Liang Sheng-Yueh, trekker studente universitario taiwanese di 21 anni, è stato ritrovato vicino a una roccia sotto una cascata che vegliava il cadavere della sua fidanzata, Liu Chen-chun, di appena 19 anni. Era morta da tre giorni quando sono arrivati i soccorritori dopo aver avvistato dagli elicotteri la tenda rossa dei ragazzi.

Erano stati dati per dispersi

Questa storia comincia un mese e mezzo fa. Dal 10 marzo, Liang Sheng-Yueh e la sua fidanzata Liu Chen-chun erano stati dati per dispersi. La giovane coppia di Taiwan arrivata a febbraio in Nepal dall'India, ha scelto di avventurarsi nella regione del Langtang, sui sentieri impervi dell'Himalaya, senza avvalersi di una guida.

Una scelta imprudente costata la vita alla ragazza. Infatti a marzo ci sono state tempeste di neve e i due ragazzi si sono persi nelle valli impervie. Ma il peggio è venuto quando, giunti in un area tra un precipizio e una cascata, sono rimasti completamente bloccati. Poi sono caduti dalla cascata vicino a un sentiero mentre cercavano di scendere a valle.

In queste condizioni, all'inizio hanno potuto contare sulle proprie scorte di cibo, principalmente barrette energetiche, poi sono finite e la situazione è diventata estrema. Oltre al freddo hanno cominciato a soffrire la fame e per sopravvivere inghiottivano neve, acqua e sale. Già 5 giorni dopo la loro scomparsa, i genitori avevano dato l'allarme e ingaggiato di tasca propria squadre di soccorso con elicotteri per trovarli.

Ma solo 47 giorni dopo quell'azzardata impresa, un elicottero li ha avvistati grazie alla tenda rossa. Liang Sheng-Yueh, unico superstite, è stato trovato addormentato accanto al corpo senza vita della fidanzata, morta tre giorni prima. Durante il viaggio avevano avuto vari problemi: avevano perso dei bagagli, litigato per sciocchezze e Liu aveva scritto su Facebook che si era pentita di essere arrivata fino a lassù.

Il trekker ha perso trenta chili

Il ragazzo recuperato da un elicottero era irriconoscibile: ha perso trenta chili, ed era ovviamente in grave stato di denutrizione e disidratazione; le gambe e piedi erano stati aggrediti dai vermi, la testa assediata dai pidocchi. In elicottero è stato trasportato a Kathmandu e ricoverato in un ospedale nel reparto di terapia intensiva. Fa fatica a parlare e a rivivere quello che gli è successo. Ha ricordato solo che con la fidanzata avevano tentato di ripararsi in una grotta a 2600 metri di altitudine, ma poi è accaduto il peggio. Nonostante le sue condizioni, non ha riportato ferite gravi e i medici lo hanno ritenuto fuori pericolo.