Tra i nomi delle più grandi stiliste italiane troviamo sicuramente il suo: Laura Biagiotti. Nata a Roma (il 4 agosto 1943), non aveva mai lasciato la sua città. Infatti, dal 1980 viveva vicino Roma, al Castello di Marco Simone di Guidonia, monumento dell' XI secolo, che aveva fatto restaurare proprio lei insieme al marito Gianni Cigna (deceduto prematuramente nel 1996). Mercoledì, 24 maggio 2017, alle 21,30 viene ricoverata all'Ospedale Sant'Andrea di Roma per un arresto cardiaco. Sebbene ci sia stata una ripresa dell'attività cardiaca, la stilista ha comunque subito un grave danno celebrale di tipo anossico ( così ha detto il medico dell'ospedale romano intervistato anche dal Tg2 ).

Durante la notte del 26 maggio la sua situazione è peggiorata e, poco dopo che i medici avessero accertato la morte celebrale, alle 2,47 si è spenta.

La vita della stilista

Fin da piccolissima dimostra il suo amore per la Moda, disegnando e cucendo abiti per le sue bambole. Ancora molto giovane, nel 1966, firma la sua collezione prêt-à-porter per Schuberth. Da qui iniziano le sue collaborazioni con altri famosissimi nomi della moda, tra cui Rocco Barocco e Roberto Pucci. Finalmente nel 1972 presenta la sua prima collezione personale, a Firenze, poco dopo aver fondato anche l'omonima casa di moda. Negli anni ’80 il New York Times la incoronò “Regina del Cachemire”. Il cachemire era tra i materiali preferiti di Laura biagiotti, insieme al lino.

Ed amava il bianco, colore candido, elegante e romantico, ma anche il rosso più forte e femminile.

La prima stilista a debuttare in Cina

Nel 1988 Laura Biagiotti ha presentato una sfilata a Pechino, in Cina (è stata la prima stilista italiana a debuttare in Cina). Anche nel Cremlino, a Mosca, si è tenuta una sua sfilata nel 1995 (ed anche qui era la prima volta per una stilista italiana).

Tra le sue sfilate storiche c'è anche quella del 1997 in Egitto, al Cairo, dove sfilò per un'iniziativa della Croce Rossa del posto. Laura Biagiotti, oltre ad essere donna di moda, è stata anche una grande donna di cultura. Per il Giubileo del 2000 ha restaurato la scalinata della Cordonata del Campidoglio di Roma. Nel 2007 ha finanziato il recupero delle due fontane di piazza Farnese.

A Venezia ha ripristinato il sipario del teatro La Fenice. A Roma ha donato 170 opere di Balla . "Lauretta Biri Biri", così era stata soprannominata in modo scherzoso a causa della sua voce, mancherà a molti. E mancherà soprattutto alla figlia Lavinia, a cui era molto legata. La maison ora resterà nelle mani della figlia Lavinia.