Ieri il ministro degli Affari esteri, Angelino Alfano, ha ricevuto alla Farnesina l'inviato speciale del presidente degli USA per la coalizione "anti daesh", Brett McGurk. Alfano ha sottolineato che, per l'Italia, la lotta contro Daesh, acronimo arabo equivalente a Isis, è una priorità non solo sul piano della politica estera, anche su quello della difesa. Apprezzata, in tale contesto, la continuità americana. Il ministro ha confermato l'impegno dell'Italia in Iraq per sostenere i successi di carattere militare e contribuire alle riforme nel Paese.

Attenzioni puntate sulle operazioni per liberare Mosul e Raqqa.

Sfide 'post liberazione'

Nel corso del colloquio con l'inviato speciale del presidente Trump, è stato fatto riferimento anche alle sfide "post liberazione". Si è parlato, inoltre, della ripresa del dialogo fra Stati Uniti d'America e Russia sul "deconfliction" in Siria. La coalizione, a guida statunitense, comprende Francia, Regno Unito, Australia, Canada, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Germania, Italia, Spagna, Portogallo, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Qatar, Giordania e Marocco. Oltre alla coalizione internazionale, sono intervenuti militarmente contro l'Isis anche l'Iran e la Russia.