Sembrava una tranquilla vacanza in Olanda ed invece è stata l’inizio di un incubo. A luglio scorso, Fabio Gasperini, 34enne di origini romane, è stato arrestato all'aeroporto di Amsterdam. Dopo essere stato trattenuto per 10 mesi dalle autorità olandesi, è stato estradato a New York. Ora si trova nel Metropolitan Detention Center di Brooklyn, senza cauzione, in attesa di essere processato per frode, riciclaggio e hackeraggio.

I fatti che hanno portato Gasperini a essere arrestato

La Cyber Task Force dell’FBI ha emesso un mandato d’arresto internazionale dopo la presunta violazione di alcuni server statunitensi, facenti parte del botnet - una rete di computer dislocati nel mondo collegati tra loro in modo “inconsapevole” e secondo le accuse infettati da malware - che Gasperini avrebbe creato per aumentare i click sui banner pubblicitari ospitati su una sua pagina web

L'avvocato dell'arrestato: "Gli Usa non hanno voce in capitolo"

L’avvocato di Gasperini, Simone Bertollini, dal suo studio di New York, ha ribadito più volte che gli Stati Uniti non hanno voce in capitolo nella vicenda.

Ecco le sue dichiarazioni.

Avvocato, perché l'intervento statunitense nella vicenda risulterebbe fuori luogo?

Innanzitutto, le accuse riguardano una presunta frode contro una azienda italiana e non una statunitense. Dei più di 100 mila computer che si dice siano stati infettati, solo 800 sarebbero situati in America. Gasperini non è neanche mai entrato negli States prima dell’estradizione. Secondo le accuse, dai pc colpiti dal virus non sarebbe stato rubato nessun dato. Semplicemente l’ipotesi di reato non sussiste. Gli Stati Uniti in sostanza stanno mettendo il naso in quello che, anche fosse dimostrato al processo, non sarebbe nulla più di un caso di inadempimento contrattuale avvenuto fuori dalla loro giurisdizione.

Non c’è nessun simile precedente giuridico che li autorizzi ad una cosa del genere, equivale ad un rapimento.

Quindi per lei non è opportuno tenere in stato di fermo Gasperini nel Metropolitan Detention Center?

È ingiusto. Dicono che ci sia pericolo di fuga. Ma dove potrebbe andare senza documenti né soldi? Ho presentato ricorso alla Corte Federale contro il suo stato di custodia cautelare.Tutto questo è incostituzionale, viola la clausola del due process, è uno schiaffo al quinto emendamento.

La Corte Suprema statunitense ha giustamente notato che "le leggi americane sono valide nel territorio nazionale, ma non controllano il resto del mondo". Qui non c’è nessuna vittima americana. L’incostituzionalità di questo procedimento penale è dovuto alla mancanza di contatto minimo con il territorio americano. Ad ogni modo, in Italia non è neppure indagato. Gasperini è una vittima della prepotenza incontrastata degli americani.