Cos’è WannaCry?

Negli scorsi giorni è divampato il panico a causa di quello che è stato definito un cyberattacco globale, con la diffusione del virus WannaCry. Nel giro di pochissimo tempo sono stati bloccati i sistemi informatici di 100mila organizzazioni, tra cui svariate banche spagnole, il sistema sanitario nazionale britannico e una serie di aziende sparse per il mondo.

Il virus è un malware, definito “ransomware”, che unisce i più conosciuti sistemi di spamming e phishing (cioè il furto di dati e identità attraverso link-truffa inviati via mail) con lo scopo, appunto, di rubare i dati dei computer costringendo il proprietario a pagare un riscatto per riaverli.

In questo caso si può parlare di uno sviluppo ulteriore di queste tecniche di truffa, che hanno proprio “fatto piangere” chi si è trovato il sistema paralizzato. La diffusione, infatti, è stata molto più veloce delle più comuni tecniche finora conosciute e risulta essere stata autonoma, infatti sembra che l’utente non debba compiere nessuna azione per trovarsi bloccato il computer.

In Italia non sono stati registrati gravi problemi, ma per la giornata odierna si possono prospettare alcuni intoppi con l’avvio dei sistemi fermi durante il weekend.

Come è stato debellato e come proteggersi?

E’ stato un analista informatico britannico di 22 anni a risolvere il problema: si è accorto dell’invio di richieste da parte di wannacry a un dominio non registrato.

Dominio che è stato subito da lui acquistato per 10, 69 dollari. Attivando il dominio, senza saperlo, l’analista è riuscito a debellare il malware.

Tuttavia, è già in circolazione una nuova versione del ransomware, Wannacry 2.0, che potrebbe causare ulteriori danni. FBI e NSA sono ora alla ricerca dei responsabili di questi attacchi.

Intanto, Davide Del Vecchio, membro del comitato direttivo del Clusit, associazione italiana per la sicurezza informatica, invita ad aggiornare sia il sistema operativo, sia l’antivirus del proprio computer, in quanto la falla è stata risolta dalla stessa Microsoft con un update che risale allo scorso marzo chiamato MS17-010.

Inoltre, è bene ricordare di fare sempre un backup di tutti i dati, o più di uno se possibile.

Si prospetta che la diffusione della nuova versione del virus possa avvenire anche attraverso il più tradizionale metodo del phishing, cioè con l'invio di mail: bisogna quindi fare attenzione ai link sospetti, evitando di aprire qualsiasi sito di cui non si conosce l'esatta natura.