Figlio di una coppia che vive a Beveren ad Anversa, in Belgio, Lucas muore ad appena 7 mesi il 6 giugno del 2014. I genitori che gestiscono un negozio di alimenti naturali, senza consultare un medico, diagnosticano al piccolo un'allergia al lattosio e al glutine e quindi gli somministrano alimenti che ne siano del tutto privi. Quando ormai lo stato di salute di Lucas appare compromesso, i genitori non lo portano in ospedale, ma da un omeopata. Quest'ultimo, considerate le gravissime condizioni del bambino, esorta i genitori a portarlo subito in ospedale perché gli provvedano le cure necessarie.

Il bimbo però purtroppo vi arriva già morto, con lo stomaco completamente vuoto e disidratato. Il decesso del piccolo sarebbe avvenuto per fame e disidratazione. Ma andiamo a ricostruire più nel dettaglio questa vicenda dal risvolto tragico.

Bimbo muore a sette mesi per malnutrizione

La madre racconta di aver dovuto interrompere l'allattamento dopo soli tre mesi, perché non aveva latte sufficiente. Il bambino non risponde bene alla somministrazione del latte artificiale tradizionale, che gli procura vomito e coliche. I genitori si convincono quindi che il piccolo fosse intollerante al lattosio e al glutine, quindi di loro iniziativa decidono di alimentarlo con del latte vegetale. La donna riconosce però che avrebbero dovuto consultare immediatamente un medico.

Stando a quanto è emerso dalle indagini, è risultato che i genitori nutrivano il piccolo con una alimentazione priva di glutine e di lattosio, perché supponevano che Lucas vi fosse allergico. La dieta era costituita da latte di quinoa, grano saraceno, semola, avena e riso. I pubblici ministeri hanno chiesto una condanna a 18 anni di carcere per i genitori perché con le loro convinzioni alimentari hanno portato alla morte prematura del piccolo.

In particolare un consulente del tribunale ha sottolineato che i tipi di latte con cui è stato alimentato il neonato si possono trovare in tutti i supermercati ma sono privi delle vitamine, dei sali minerali e delle proteine necessarie per una crescita corretta del bambino.

Mode alimentari

Ed in effetti, negli ultimi tempi, vanno sempre più diffondendosi quelle che si possono definire vere e proprie mode alimentari.

Basti pensare proprio alla dieta priva di glutine, che è il regime alimentare raccomandato a chi soffre di celiachia. In particolare, sono 6 milioni gli italiani che pur non essendo celiaci, adottano questo regime dietetico, reputando a torto i cibi privi di glutine più salutari.