La coppia, a un certo punto, deve essersi resa conto che il loro bimbo era sottopeso (solo 4 chili). Inoltre il suo colorito e le evidenti difficoltà respiratorie non lasciavano presagire nulla di buono, e così, invece di portarlo in ospedale lo hanno fatto visitare da un omeopata. Lucas, purtroppo, è morto praticamente di stenti prima di arrivare in un ospedale. Gli scellerati genitori, invece, rischiano un anno e mezzo di carcere per non aver mai consultato un medico, oltre che per averlo allevato privandolo di importantissimi nutrienti per la sua crescita: in poche parole, gli avevano tolto glutine e lattosio dalla dieta.

Il piccolo era 'patologicamente malnutrito'

Il fatto è accaduto in Belgio, dove la vicenda - iniziata il 5 giugno del 2014 - è stata ricostruita nei dettagli dai quotidiani locali e ancora oggi si sta dibattendo in tribunale. Lucas quel giorno ha attraversato metà paese insieme a mamma e papà per essere visitato dall'omeopata che, non appena si è reso conto delle condizioni di salute del piccolo, ha immediatamente indirizzato i genitori verso il più vicino ospedale. A quel punto ormai era troppo tardi: lo stomaco completamente vuoto, disidratato, debilitato - e, secondo i medici - 'patologicamente malnutrito', non si è potuto fare più nulla per salvare la vita del piccolo Lucas. In tribunale è poi emersa una storia agghiacciante: il bimbo, 7 mesi, era stato alimentato fino a quel momento con una 'dieta alternativa', perché i genitori - senza prima ascoltare il parere di uno specialista autorevole - si erano convinti che avesse delle (non ben precisate) intolleranze.

I due lo nutrivano (forse influenzati dal fatto che sono titolari di un negozio di alimenti naturali) con con una dieta 'fai da te' priva di lattosio e glutine, a base di semola, grano saraceno, avena, riso e latte di quinoa.

Una dieta 'fai da te' per motivi ideologici

'Hanno stabilito da soli, senza ascoltare il parere di un medico, che il bambino fosse intollerante al glutine e allergico al lattosio - sostiene il pm - e insistito in questo comportamento fino alla fine, tanto è vero che sono andati da un omeopata nonostante fosse evidente lo stato di malessere di Lucas, invece di precipitarsi al più vicino ospedale.

La loro ideologia alimentare è costata la vita al bimbo, dunque chiediamo per entrambi una pena detentiva di un anno e mezzo'. I genitori intanto si difendono dalle accuse: 'Non avevamo percepito la gravità delle condizioni di nostro figlio, sembrava andasse tutto bene - a volte perdeva un po' di peso, a volte aumentava - ed è per questo che non lo abbiamo mai portato da un medico. Non avremmo mai voluto la sua morte'.